Aumento della tassazione sulle criptovalute e le alternative degli ETP

L’annuncio del Ministero dell’Economia e delle Finanze di voler aumentare la tassazione sulle plusvalenze generate dagli investimenti diretti in criptovalute dal 26% al 42% ha scatenato un acceso dibattito tra gli operatori finanziari. Questa misura, che mira a ridurre il gap fiscale tra investimenti tradizionali e quelli in asset digitali, rischia di avere un impatto significativo sull’attrattiva delle criptovalute come forma di investimento. 

Tuttavia, secondo Massimo Siano, managing director e responsabile per il Sud Europa di 21Shares, questa mossa potrebbe involontariamente favorire strumenti finanziari come gli ETP (Exchange Traded Products), rendendoli una valida alternativa per gli investitori. 

 

ETP  e criptovalute

Gli ETP sono strumenti finanziari negoziati in borsa che offrono un’esposizione a un paniere di asset, inclusi quelli digitali come le criptovalute. A differenza dell’investimento diretto in criptovalute, le plusvalenze generate dagli ETP rimangono tassate al 26%, mantenendo così un vantaggio fiscale significativo rispetto all’investimento diretto. 

Come sottolinea Siano, se la nuova normativa venisse applicata, gli ETP non solo confermerebbero la loro efficienza in termini di costi, ma diventerebbero anche un’opzione ancora più attraente per gli investitori che vogliono evitare il nuovo regime fiscale gravoso. 

 

Sicurezza e trasparenza: vantaggi chiave degli ETP

Uno dei principali vantaggi degli ETP, evidenziato da Siano, è la protezione dagli elevati rischi associati alla detenzione diretta di criptovalute. Investire direttamente in criptovalute comporta sfide legate alla sicurezza informatica e alla conservazione delle credenziali d’accesso, con il rischio di perdere l’intero investimento a causa di attacchi hacker o semplicemente per la dimenticanza della password. 

Gli ETP, essendo completamente collateralizzati e regolamentati, eliminano questi rischi poiché gli asset sottostanti vengono custoditi da terze parti sicure e non dall'investitore o dall’emittente. Questa struttura protegge anche dal rischio di controparte: se l’emittente degli ETP dovesse fallire, l'investimento sarebbe comunque garantito, grazie alla segregazione degli asset. 

 

Trasparenza e regolamentazione

Gli ETP sono strumenti altamente trasparenti e regolamentati, il che li rende familiari agli investitori tradizionali. Questo aspetto è cruciale in un contesto in cui le criptovalute, pur guadagnando sempre più popolarità, continuano a essere viste con sospetto da molti operatori del settore finanziario tradizionale. 

Per Siano, proprio questa combinazione di sicurezza, trasparenza e regolamentazione è ciò che ha spinto 21Shares a scegliere gli ETP come strumento principale per facilitare il passaggio tra la finanza tradizionale e quella decentralizzata.

ETP, una via di fuga dalla stangata fiscale

In un panorama dove l’aumento della tassazione sulle criptovalute potrebbe scoraggiare gli investitori, gli ETP rappresentano una soluzione strategica per chi cerca un’esposizione agli asset digitali senza dover affrontare il rischio di una tassazione al 42%. 

Se la normativa venisse confermata, questi prodotti potrebbero rafforzare ulteriormente il loro ruolo nell’ecosistema finanziario, rendendosi una scelta privilegiata per coloro che desiderano investire in criptovalute senza essere penalizzati dal fisco.