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giugno 19, 2024

Come investire in cripto

tassazione bitcoin
Spesso ricevo domande in merito all'investimento in criptovalute. Mi limito a ricordare l'alta volatilità e quindi rischio di tali strumenti, evidenziare gli obblighi fiscali (guida tassazione delle criptovalute) e di operare con intermediari noti e vigilati come Binance e Coinbase visto che nel settore le truffe sono all'ordine del giorno.

Qui riporto una domanda di un lettore del Sole Plus e relativa risposta, pubblicata ormai due settimane fa, ma che può esser utile a qualche lettore del blog.  


Seguo gli andamenti delle cripto anche in merito alla questione fiscale e sto spostando gli asset da wallet segretati a prodotti finanziari Etn, Etp e Etc. In tal modo lascio al sostituto d’imposta, la banca, il calcolo delle plusvalenze. Chiedevo in particolare se corro dei rischi, non legati alla volatilità degli asset ma all’emittente degli strumenti finanziari se scelgo questi prodotti che acquisto tramite il mio intermediario. Dato che in Italia non si possono acquistare gli Etf sulle cripto, ho letto che a differenza degli Etf, gli Etc e gli Etn sono paragonabili in termini di rischio a un’obbligazione. 

 

In tal caso, dovesse fallire l’emittente, cosa succederebbe ai denari investiti? Studiando questo mondo, ho letto dai prospetti di alcuni prodotti che in realtà hanno acquisito realmente gli asset cripto e li tengono custoditi in un loro wallet. Stavo osservando due prodotti in particolare il 21Shares Crypto Basket Index Etp (codice Isin: CH0445689208) e un Etn che ha costi di circa la metà del precedente: il VanEck Crypto Leaders Etn (codice Isin: DE000A3GWEU3). Quali sono le differenze sostanziali tra i due strumenti? A me sembrano simili. Infine, conoscete altre soluzioni che replicano un paniere di cripto che possono essere utili a un investitore che non vuole fare trading e vuole detenerle per un lungo periodo?

 

Risposta

Ci permettiamo di ricordare che tra bond e cripto c'è una differenza che a nostro giudizio resta abissale. Detto questo, chi si avvicina alle criptovalute deve ponderare bene il rischio associato a questo tipo di strumenti altamente volatili.


Abbiamo chiesto a uno specialista di spiegare quanto richiesto. «In primis è bene sottolineare che per Etp (Exchange Traded Product) si intende una macrocategoria di titoli finanziari che mirano replicare le performance un indice, un bene, un titolo o una composizione di vari asset come un fondo di investimento ma si differenziano per il fatto che sono quotati e scambiati in Borsa come una semplice azione - spiega Pierpaolo Scandurra, managing director di Certificati e derivati.it -. Gli Etp possono includere prodotti come gli Etf (Exchange Traded Funds), gli Etn (Exchange Traded Notes) e gli Etc (Exchange Traded Commodities).


Gli Etn e gli Etc nello specifico possono presentare un rischio emittente, a seconda di come sono strutturati. A differenza degli Etf, che di solito possiedono direttamente gli asset sottostanti, gli Etn sono prodotti di debito non garantiti emessi da una banca o un'altra istituzione finanziaria. Ciò significa che essi riflettono la promessa dell'emittente di pagare ai detentori un rendimento legato al rendimento di un indice o di un bene sottostante. Il rischio principale è quindi il rischio di credito dell'emittente.

Per quanto riguarda gli Etc, la struttura può variare. Alcuni sono supportati da quantità fisiche di asset come l'oro, il che riduce il rischio emittente, mentre altri potrebbero essere semplicemente prodotti di debito non garantiti.

 

È essenziale leggere attentamente il prospetto informativo del prodotto per comprenderne la specifica struttura e i rischi associati. Alcuni Etn e Etc, come il VanEck Crypto Leaders Etn e il 21Shares Crypto Basket Index Etp, sono progettati per replicare l'andamento di indici di criptovalute attraverso un collaterale di cripto fisiche, il che mitiga in parte il rischio emittente. Tuttavia, rimane comunque un certo grado di rischio legato alla solvibilità dell'emittente.

In sintesi, gli investitori in Etn e Etc devono prestare molta attenzione alla struttura specifica del prodotto e ai rischi, in particolare al rischio emittente, prima di effettuare qualsiasi investimento.»

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