Diversi lettori sono interessati alle obbligazioni in valuta estera. C'è chi ha puntato su valute emergenti che però non sono per tutti e presentano alti rischi. Lo sa bene chi ha acquistato bond in lire turche. D'altro canto ha guadagnato bene chi ha preso obbligazioni in pesos messicani. Il peso messicano continua il lento recupero, registrando un aumento del 6,35% nell'ultimo anno. I bond Bei 2028 e Birs 2027 denominati in questa valuta offrono rendimenti superiori al 9% e le prospettive a 12 mesi, indicate nella tabella, sono positive.
Diventa però ora più difficile selezionare questi titoli anche perché anche i titoli di stati più solidi offrono rendimenti alti. E' il caso di titoli in dollari americani o sterline britanniche. Con un'economia statunitense in crescita e l'inflazione in aumento, sembra che il taglio dei tassi da parte della Fed non sia imminente. Considerando anche la complessa situazione geopolitica e l'avvicinarsi delle elezioni, è ragionevole aspettarsi notevoli fluttuazioni da parte del dollaro.
Non essendo così vicino il taglio dei tassi, si può anche rimanere su scadenze più brevi. Per esempio il bond Intesa 2030 offre un rendimento del 5,28%, mentre l'emissione sovranazionale Bei 2029 presenta un rendimento del 4,41%: due opzioni interessanti per gli investitori che puntano sulla valorizzazione del dollaro.
Nel contesto del Regno Unito, l'incremento dell'inflazione dovrebbe essere temporaneo, e di conseguenza, la BoE potrebbe iniziare a ridurre i tassi, forse prima della Bce. In tal caso, i due Gilt con scadenza nel 2031 e nel 2041, attualmente con rendimenti del 4,04% e del 4,64%, potrebbero registrare solide performance in caso di diminuzione di un punto dei loro rendimenti, tenendo conto anche delle limitate variazioni (entro il 5%) nel cambio Eur/Gbp nell'ultimo anno.
Di seguito riporto una tabella di titoli in valuta estera ripresa da Plus del Sole 24 Ore. Consiglio dove possibile di operare con un conto multicurrency.
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