Banca del Rispamio

Utili consigli per risparmiare in banca

05/02/24

Aumenta il costo dei conti correnti: cosa fare?

Recentemente Banca d’Italia ha pubblicato l’annuale Indagine sul costo dei conti correnti della Banca d’Italia. Quest’ultima si riferisce al 2022. 

 

A sorpresa il costo del conto corrente è salito ancora. Si tratta del settimo anno consecutivo di aumenti ma scrivo e sottolineo a “a sorpresa” perché nei precedenti periodi la giustificazione degli aumenti erano stati i tassi a zero o sotto zero. In tale situazione le banche avevano introdotto o aumentato i canoni sul conto e le carte, anche quelle online che proponevano conti a costo zero. La giustificazione dei tassi a zero era talmente forte che alcune banche erano arrivate al punto di valutare tassi negativi sul conto.

Già nel 2022 i tassi sono aumentati, infatti i bilanci delle banche ne hanno beneficiato. Eppure le commissioni sul conto hanno continuato a salire.


Gli aumenti dei conti correnti

Nel 2022 il costo del conto corrente è salito in media di 9,3 euro rispetto all’anno precedente, arrivando a un costo annuo di 104 euro.

Il grafico di Bankitalia evidenzia come i costi per la gestione dei conti erano andati scendendo per alcuni anni fino al 2015, arrivando fin sotto gli 80 euro annui sulla spinta delle nuove banche online, dall’anno successivo gli aumenti sono stati costanti. 

 

costi conti correnti

 

Aumentano i costi fissi, meno i variabili

L’aumento del costo di gestione del conto corrente è legato alla crescita sia delle spese fisse sia delle spese variabili, che hanno contribuito rispettivamente per il 63,4% e per il 36,6%.

Il maggiore aumento è attribuibile alle spese fisse e in particolare ai canoni; le spese variabili sono cresciute sia per effetto della maggiore operatività della clientela sia per l’aumento dei costi delle singole operazioni. 

 

La variazione dovuta solo al cambiamento delle commissioni sarebbe stata pari a 7,3 euro; quella riconducibile alla variazione dell’operatività a 1,9 euro.

Anche per le carte di debito e di credito la variazione è dovuta al maggiore importo dei canoni. Non aumentano invece gli importi dovuti alle commissioni legate al numero di operazioni che vengono effettuate. 

 

Conto corrente online

Aumentano i costi dei conti correnti online seppure di poco: l’incremento è di 0,7 euro, per un totale di 33,7 euro.

Il conto online resta comunque il più conveniente (circa 30 euro in meno rispetto ai conti bancari tradizionali), sia per il canone sia per i costi variabili. 

 

Conto corrente postale

L’analisi prende a riferimento anche il conto delle Poste anche se non è sotto stretta vigilanza Banca d’Italia. Il costo è passata da 58 euro a 59,6 euro.

Le spese fisse sono cresciute di 4,1 euro, soprattutto per la maggiore spesa per i canoni di base; bilanciate dalla diminuzione delle spese variabili, pari a 2,5 euro. 

 

Il costo alle Poste risulta mediamente inferiore rispetto al conto bancario, ma può esser il semplice effetto della mancanza di servizi abbinati. Infatti i clienti postali utilizzano molto poco servizi come il dossier titoli o la carta di credito, che vanno ad alimentare altre spese fisse. 

 

Conto bancario

Il conto corrente in banca ha mediamente spese fisse per 72,8 euro, il 70 per cento della spesa di gestione di un conto. Nel 2022 sono cresciute di 5,9 euro principalmente per effetto dei canoni di base e per le spese di gestione ed emissione delle carte di pagamento (debito, credito e prepagate).

 

Le spese variabili ammontano a 31 euro e sono cresciute di 3,4 euro rispetto all’anno precedente. La variazione è ascrivibile principalmente all’accresciuto numero di operazioni; le commissioni sono risultate pressoché invariate. 

 

La ricerca include anche il costo del bollo di legge, quando viene pagato (su giacenze medie oltre i 5.000 euro). Nel 2022 la spesa per il pagamento dell’imposta di bollo è stata di 15,9 euro (pertanto meno della metà lo pagano). Con il bollo il costo sale a 119,9 euro. 

 

La remunerazione dei depositi

Eliminando i clienti che sono andati a debito sul conto, la giacenza media sul conto è stata di 7.665 euro (93 euro in più rispetto all’anno precedente). Resta irrilevante il rendimento pari allo 0,2 per cento, persino leggermente in calo rispetto al 2021. 

 

Punti di attenzione nella scelta del conto

Nella scelta del conto vanno analizzati più fattori ma in genere la scelta è più semplice di quanto si creda. Occorre appunto non guardare solo al canone ma ai costi variabili legati all’operatività come i bonifici e i prelievi. Alcune banche fanno pagare anche i bonifici online, mentre allo sportello si rischia il salasso.

 

Quando si sottoscrive un conto deve essere fornito al cliente un indicatore dei costi complessivi (Icc) che fornisce una stima sintetica di quanto si pagherà il conto. E’ una stima su un profilo medio pertanto seppur utile può esser fuorviante infatti due terzi dei clienti pagano meno del Icc, ma un terzo invece paga il doppio. 

 

Conti correnti a zero spese e buon rendimento

Ho già avuto modo di segnalarti alcuni conti a zero spese.

Ti ricordo il conto di BBVA che offre anche il 4% sulle somme depositate, qui trovi una descrizione delle altre promozioni.

Ti segnalo poi, soprattutto se vuoi un conto online ma collegato a una banca con filiali sul territorio, il conto Credem Link (propone anche promozione tassi sul conto deposito abbinabile) e quello di Credit Agricole (con conto deposito e promo Amazon in corso).

Nessun commento:

Posta un commento

IMPARA A INVESTIRE