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25/10/23

Truffe Cripto, come riconoscerle

Il successo di un settore attira sempre le truffe. Quando una cosa è di moda o comunque trending, anche i truffatori sono attirati nel tentativo di fregare persone in cerca di facili guadagni e poco esperti. E' successo con il Forex, succede ora con le criptovalute. Prima regola ovviamente è rivolgersi solo ai grandi operatori autorizzati (ora devono esser iscritti all'OAM) e ovviamente informarsi prima di investire. E soprattutto non credere a chi promette facili e veloci guadagni. Ti consiglio di partire con Binance per affidabilità e sicurezza.

Per contrastare le truffe e regolamentare un settore, come quello delle cripto-attività, che oggi sfugge alla legislazione europea dei servizi finanziari, occorre da un lato una più rapida attuazione del regolamento Mica e dall’altro che vengano designate quanto prima le autorità nazionali competenti. 

Carlo Comporti, commissario Consob e presidente del Digital Finance Standing Committee dell’Esma, spiega come in questo momento la Consob non ha competenze in materia né di autorizzazione, né di vigilanza, né ha poteri specifici. Questi poteri dovrebbero essere attribuiti alla Consob e alla Banca d’Italia a seguito del recepimento del regolamento europeo Mica.

Due categorie di truffe Cripto

Comporti fa alcuni esempi di cripto-truffa.  Ci sono due grandi categorie. La prima coinvolge sedicenti piattaforme di trading online che operano attraverso un meccanismo riconducibile a uno “schema Ponzi”. Tipicamente c’è un’offerta a potenziali investitori di fare trading e quindi c’è la capacità di fare scambio o su contratti derivati o su prodotti finanziari atipici aventi ad oggetto criptovalute come i cfd (contract for difference), di solito offerti alla clientela italiana da operatori basati all’estero. Di frequente la campagna promozionale è svolta tramite mezzi social e influencer, il più dele volte fittizi. Le campagne avvengono attraverso chat o canali dedicati oppure anche per vie più tradizionali come telefonate o email. L’investitore è invitato a registrarsi sul sito della piattaforma e una volta che si è registrato accede ad un’area riservata in cui può depositare della liquidità. È questo il cuore del problema. 

Il conto di trading è prospettato come attività che dovrebbe consentire di effettuare investimenti di natura redditizia. Ma in realtà l’attività si ferma prima per cui, alla luce della nostra esperienza, quando la liquidità viene depositata sul conto, il cliente viene truffato, perché non riceve più indietro i suoi soldi nel momento in cui li richiede. Al risparmiatore spesso vengono inviate delle schermate relative ai propri investimenti, se effettuati, ma tutto questo è di facciata. Sono spesso informazioni di natura fittizia. Nessun investimento viene effettuato. Molto spesso i truffatori sono società che dichiarano di avere sede in Paesi extra-europei ed è difficile identificarne la sede effettiva.

E' il caso segnalato sui canali telegram di una sedicente Criptolario - Crypto Investimenti Italia che si dice autorizzata dalla Financial Conduct Authority italiana (FCA), peccato che non esista questa autorità. Ma il peggio che fa capire lo scam sono i piani di investimenti che promettono in 3 giorni la restituzioni del capitale con ben il 200% di guadagni. Es. investi 200 e dopo 3 giorni ricevi 600. E questo è il piano base perché ci sono pure piani più generosi. Sembrerebbe facile capire che ciò non è possibile ma tutto è sostenuto da finti sponsor e recensioni di persone che raccontano la loro esperienza positiva. Pertanto chi non ne sa nulla ma a solo sentito nominare bitcoin e co. come una fonte di ricchezza, può esser facilmente ingannato.

La seconda categoria è quella dell’offerta pubblica di token o di prodotti d’investimento, attraverso i quali vengono prospettati dei rendimenti. Noi andiamo a verificare se a fronte dell’emissione di questi prodotti ci sia stata l’approvazione e la registrazione di un documento di offerta. Normalmente non riscontriamo nulla di tutto questo e, laddove abbiamo i poteri in relazione alla disciplina attuale, adottiamo dei provvedimenti incluso quello dell’oscuramento dei siti. Laddove non abbiamo potere d’azione ma riscontriamo ipotesi che si avvicinano alla truffa inviamo la segnalazione all’autorità giudiziaria. Con l’attuazione del Micar avremo certamente più strumenti di intervento per tutelare i risparmiatori. Nel frattempo come detto autotutelati scegliendo i maggiori operatori sul mercato come  Binance.

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