La Legge di Bilancio dello scorso dicembre ha disciplinato la tassazione delle criptoattività . Tra le varie norme era prevista una sorta di sanatoria per chi negli anni passati non aveva dichiarato nel modulo RW il possesso di queste attività . Per le modalità si rinviava a un futuro provvedimento che ora è arrivato stabilendo tempi e modalità per quella che possiamo definire una voluntary disclosure delle cripto.
In questoarticolo ti parlo del provvedimento 290480/2023 delle Entrate del 7 agosto 2023 che disciplina il contenuto del modello, i termini e le modalità della regolarizzazione. Per conoscere invece tutti i dettagli della tassazione Bitcoin & co. introdotta dalla legge di Bilancio ti rinvio alla guida Tassazione Bitcoin e Cripto 2023.
Il Provvedimento dell'Agenzia delle Entrate stabilisce che oggetto della regolarizzazione sono le criptoattività rappresentate da criptovalute, comprese quelle oggetto e/o derivanti dall’attività di staking, che non sono state indicate nel quadro RW relativo ai periodi d’imposta fino al 2021.
L’istanza di regolarizzazione va presentata entro il 30 novembre prossimo, utilizzando il modello approvato. Anche il versamento delle somme dovute va eseguito – in unica soluzione - entro il 30 novembre 2023. Il provvedimento esclude la possibilità di compensazione con altre tasse. Lo stesso provvedimento stabilisce che la procedura si perfeziona con l’invio del modello e con il pagamento nei termini degli importi dovuti. Il provvedimento stabilisce che al modello deve essere allegata una relazione di accompagnamento con relativa documentazione probatoria che dimostri l’irrilevanza penale della provenienza delle somme investite.
Il modello di regolarizzazione delle cripto
La trasmissione dell’istanza firmata digitalmente dovrà essere effettuata dal contribuente o da un professionista che può rappresentare il contribuente presso l’agenzia delle Entrate (avvocati, commercialisti, notai ecc.) tramite invio all’indirizzo di posta elettronica certificata alla Direzione regionale territorialmente competente in ragione del domicilio fiscale del contribuente relativo all’ultimo anno d’imposta interessato dalla procedura.Nel caso in cui l’istanza sia inviata da un professionista lo stesso sarà tenuto a rilasciare copia al contribuente dell’istanza inviata, unitamente alle ricevute Pec.
Alla istanza va allegata una relazione di accompagnamento che dovrà essere strutturata in quattro sezioni:
- Una introduzione in cui il richiedente deve fornire un quadro generale di tutte le violazioni che formano oggetto di regolarizzazione, delle modalità con cui le stesse sono state realizzate e dei momenti in cui sono state commesse. In particolare, dovranno essere chiariti gli anni interessati dalla regolarizzazione e il tipo di violazioni compiute in ciascun anno.
- un prospetto di riconciliazione tra la documentazione presentata e gli importi riportati nel modello dell’istanza presentato.
- una sezione in cui vanno fornite le informazioni rispetto agli eventuali soggetti collegati (cointestatari ovvero delegati a operare e/o soggetti che hanno avuto la eventuale disponibilità delle criptovalute), già indicati nel modello di richiesta di accesso alla procedura di regolarizzazione delle cripto-attività .
- Un’ultima sezione dove riportare in maniera analitica il valore complessivo delle criptovalute e quello delle altre criptoattività già indicate nel “Modello per l’istanza di regolarizzazione delle criptoattività e dei relativi reddit”», con indicazione di quelle detenute alla data del 31 dicembre e/o cedute nel corso del periodo d’imposta. Le istruzioni richiedono per quest’ultima sezione la predisposizione di un apposito prospetto in cui indicare, separatamente per tipologia, il valore delle criptoattività al momento di ogni singolo realizzo o alla data del 31 dicembre, se ancora detenute a tale data.
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