Tutto il settore è comunque sotto pressione. Nel 2023 i riscatti delle polizze vita stanno aumentando a livelli che non si erano mai visti. Quello che per anni è stato il motivo del successo, ovvero non valutare i titoli al prezzo di mercato, ma al costo storico, sta entrando in crisi. Costringendo diverse compagnie (come Genertel Life e Poste)a mettere mano al portafoglio per rafforzare patrimonialmente le riserve o comunque a spingere le nuove sottoscrizioni.
Per i risparmiatori è facile fare dei confronti e i rendimenti oggi offerti dalle polizze vita (e dalle gestioni separate in particolare) appaiono quasi sempre fuori mercato (anche per effetto dei costi applicati) rispetto alla concorrenza offerta da titoli governativi come i BTP o dei conti deposito.
Pertanto sono partite le richieste di riscatto e il caso Eurovita ha poi fatto da detonatore. A gennaio 2023, per la prima volta dal 2012, le compagnie assicurative hanno registrato una raccolta netta negativa di 700 milioni di euro. I dati del primo trimestre evidenziano un saldo negativo pari a € -4,8 miliardi.
Non si capisce pertanto perché il caso Eurovita non venga risolto con piglio deciso e tempi brevi, ridando fiducia al settore. Anche se i maligni pensano, forse bene, che si aspetti un aiuto dello Stato. Paradossale visti gli utili miliardari delle banche ingrassati dalla crescita dei tassi di interesse
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