I cosiddetti ETF Aristocrats investono su azioni con alto dividendo. Come ho spiegato più volte, vista anche la confusione di alcune testate giornalistiche anche finanziarie, il rapporto dividendo/quotazione di un titolo non è di per se un indicatore di bontà . Spesso si legge che la tal azione rende il 6%, ma le azioni non funzionano come le obbligazioni. Il dividendo infatti decurta il valore dell'azione. Ciò che conta quindi è la sostenibilità di questo dividendo, inclusa la capacità di generarlo nel tempo senza intaccare la redditività della società .
Etf e dividendi può comunque essere una valida strategia in contesti di forte incertezza e mercati in flessione. Alla lunga l’analisi delle performance dimostra che questi strumenti, nella versione tradizionale, sono in grado di restituire rendimenti più interessanti passata la burrasca, con mercati in ripresa e scenari economici e geopolitici sereni.
In un momento come l’attuale, caratterizzato da mercati deboli, gli Etf legati ai dividendi continueranno a essere più efficienti rispetto ai tradizionali, ma quando torneremo a mercati stabili, orientati al rialzo, la situazione potrebbe capovolgersi. Questi Etf vanno quindi visti nel breve come uno strumento difensivo.
Come scegliere Etf con dividendi
Per orientarsi nella scelta di questi strumenti è importante avere ben chiaro l’obiettivo della pianificazione finanziaria del singolo investitore. Se l’obiettivo consiste nella performance e nell’ottimizzare il rendimento, è consigliabile optare per Etf ad accumulo dei proventi. Sul medio-periodo si dimostrano più efficienti anche a livello fiscale.
Al contrario, se l’investitore ha come obiettivo l’entrata periodica, gli Etf a distribuzione sono una valida soluzione di investimento e hanno dimostrato una maggiore resilienza sia sul mercato europeo sia su quel lo statunitense. Rispetto all’acquisto diretto delle singole azioni da dividendo, inoltre, gli Etf hanno alcuni pregi: non possono fallire, si caratterizzano per una minore volatilità , offrono la certezza della distribuzione del dividendo, si caratterizzano per minori costi di gestione e una maggiore semplicità .
Non tutti gli Etf basati su strategie legate alla distribuzione di dividendi sono, però, uguali. I Dividend Aristocrats hanno sovraperformato le strategie tradizionali e hanno giocato la parte del leone nell’ultimo periodo, pur non caratterizzandosi sempre per la distribuzione di un dividendo economicamente rilevante. A rappresentare questi strumenti è la presenza di società con una lunga e solida storia aziendale, con utili e redditività improntati alla crescita che si traducono in dividendi costanti e crescenti.
Ci sono poi prodotti High Dividend che offrono i rendimenti più elevati ma non la stessa costanza. Ma attenzione, la logica degli alti dividendi è perdente nel medio-lungo periodo e non ideale se appunto l'obiettivo è massimizzare il rendimento. Gli Etf tradizionali presentano performance migliori rispetto agli Etf Aristocrats e High Dividend. Inoltre, tendenzialmente gli Etf classici hanno anche due pregi: una maggiore liquidità degli scambi e un minore costo di gestione dovendo semplicemente replicare un indice.
Alcuni esempi:
- Spdr S&P Us DividendAristocrats
- Xtrackers MSCI NorthAmerica High Dividend Yield
- Invesco S&P 500High Divid. Low Volatility
Se sei interessato a capirne di più sugli Etf, ti consiglio il libro "Investire con ETF e ETC" di Bellelli.
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