Blocco assegni bancari di Intesa San Paolo, cosa c’è di vero?

In questi giorni ho letto, e credo anche molti di voi, alcuni articoli relativi al blocco degli assegni bancari da parte di Intesa Sanpaolo. La stampa nostrana come al solito si dimostra inadeguata, prona e pronta al titolo ad effetto del tipo “Intesa manda in pensione gli assegni”. Senza capire cosa c’è sotto, anche quando per chi segue il settore, si tratterebbe di fare un banale 2+2. 

La lettera di Intesa

Molti clienti di Intesa Sanpaolo stanno ricevendo una comunicazione unilaterale della banca: “Dall'8 maggio non potrai più utilizzare il tuo blocchetto degli assegni. Ti informiamo inoltre, che a partire dalla stessa data, potrai effettuare online bonifici istantanei senza alcuna commissione aggiuntiva, allo stesso costo del bonifico Italia”.

I giornalisti l’hanno vista come la fine dell’assegno ma non si sono fatti la domanda più scontata: perché la comunicazione non è stata mandata a tutti. Si fossero posti il dubbio, ma difficile per un giornalista italiano aver dubbi e scavar un po’ più a fondo se non per scopi ideologici, avrebbero collegato questa notizia ad un’altra recente. Easy Bank, la nuova banca digitale è in fase di partenza e accoglierà 3-4 milioni di clienti di ISP. Logica vuole che una banca digitale non possa gestire assegni. Tanto basta per capire che la comunicazione è stata mandata solo ai clienti che finiranno nella nuova banca.

Non c’è alcuna intenzione al momento di mandar in pensione del tutto l’assegno bancario. Vero che è uno strumento ormai superato e il cui uso è in forte riduzione. Banca d'Italia segnala infatti che ormai copre l’1% dei pagamenti con strumenti alternativi al contante. Ma finché sarà un mezzo utilizzato da una fascia magari tecnologicamente arretrata ma ricca come gli anziani, difficilmente vedremo una decisione tranchant della prima banca italiana. Non a caso poi nessun altra banca italiana sta pensando a una soluzione simile. 

Vale la pena di segnalare la risposta furba, ma bisogna riconoscere intelligente, di ISP che non svela i veri motivi della scelta e al contempo la fa passare come una decisione innovativa, equa e rispettosa dei principi ESG: “Abbiamo offerto loro una modalità alternativa di pagamento, digitale, quindi più immediata, ed anche più coerente con le scelte Esg. Ovviamente a parità di condizioni economiche”. Un bravo alla comunicazione stampa di Intesa, pessimi come al solito i giornalisti che non sanno farsi domande e riprendono pedissequamente i comunicati stampa.