Molti italiani hanno investito in criptovalute, a partire dalle più famose Bitcoin e Ethereum. Sulla base dei dati raccolti da Bankitalia, il 2,2%delle famiglie italiane deteneva criptoattività : in base alle rilevazioni statistiche ufficiali si può stimare che si tratti di poco più di 550mila nuclei. Il valore è in linea con quello calcolato dalla Bce su un campione di circa 3mila cittadini italiani intervistati tra marzo e maggio del 2022. La diffusione di criptoattività è come era facile prevedere maggiore tra i più giovani (5,7 % delle famiglie in cui il soggetto rispondente ha meno di 45 anni, a fronte dello 0,2% della fascia più anziana). L’ammontare di criptoattività detenute dalle famiglie è limitato: due terzi dei nuclei hanno riportato di possederne fino a 5mila euro, mentre solo l’11% ha dichiarato importi superiori a 30mila euro.
Non consiglio questi prodotti ma visto che, come con il Forex, ormai vanno di moda come certificato dai dati riportati, meglio quanto meno limitare i danni e fornire qualche linea guida di prudente buon senso. Come per tutti gli investimenti di moda, nascono parecchie iniziative. Si è letteralmente bombardati da pubblicità cripto (nonostante in alcuni contesti sia vietata), film già visto con il Forex e i relativi broker. E come per il mercato delle valute, il primo consiglio è di valutare le controparti con cui si opera. Il mercato è in fase di regolamentazione pertanto meglio sfruttare quel poco che c'è e scegliere operatori in criptovalute autorizzati. Anche se a oggi non c'è una vera vigilanza, è già un primo filtro importante.
Regolamentazione Criptovalute e iscrizione Oam
Dal 16 luglio tutti gli operatori nel campo delle criptovalute in Italia che non sono iscritti al registro dell’Oam (Organismo agenti e mediatori) o non hanno presentato la domanda di iscrizione sono abusivi. A inizio anno erano circa 80 i soggetti che si sono iscritti (nella tabella sottostante i primi 46 iscritti) e tra loro abbiamo anche importanti exchange. Sono tenuti a iscriversi prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale e prestatori di servizi di portafoglio digitale. Ad oggi si sono iscritti alcuni grandi exchange internazionali (come Coinbase e Binance) e operatori italiani come Conio, attivi nei wallet (portamonete) digitali. Alcuni gruppi hanno una doppia iscrizione perché riferita ad attività diverse.
Oam non ha poteri di vigilanza e nemmeno in materia di oscuramento dei siti abusivi. Ma gli iscritti sono sottoposti a degli obblighi: inviare ad Oam alla fine di ogni trimestre il saldo e il numero delle operazioni dei clienti con le criptovalute. Chinon ottempera rischia dapprima la sospensione e poi la cancellazione. L’obiettivo del registro è quello di far emergere le attività legate alle criptovalute in chiave antiriciclaggio ma anche di far un po' di ordine in un settore esploso al di fuori di ogni regolamentazione negli ultimi anni. E gli effetti negativi per gli investitori sono stati forti, basti pensare ai numerosi fallimenti e scandali del 2022.
Non a caso i maggiori operatori sono favorevoli alla regolamentazine del settore. E' rischioso operare con intermediari abusivi con sede in qualche misterioso paradiso fiscale. A rischio ci sono i tuoi soldi e giustamente non potrai aver tutele legali per aver fatto una scelta avventata.
Personalmente comunque rimane il mio consiglio, se vuoi investire in criptovalute, preferisci due strumenti che diversifcano e sono quotati:
- WisdomTree Crypto Altcoins (Isin GB00BMTP519) che investe in Solana, Cardano, Polygon, Litecoin, Polkadot, Bitcoin Cash e Avalansche
- WisdomTree Crypto Mega Cap Equal Weight (Isin GB00BMTP1733) che investe equamente nelle due più diffuse vale a dire Bitcoin e Ethereum.
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