La Banca Centrale Europea ha alzato a febbraio il tasso ufficiale di sconto dello 0,5% arrivando al 3% e ha già annunciato un nuovo simile rialzo per marzo. A differenza di quanto si possa pensare, ciò non significa automaticamente che ci sarà un aumento dei tassi generalizzato. E lo si è visto proprio nelle reazioni del mercato. Dopo l'annuncio infatti i prezzi delle obbligazioni, inclusi i Btp, sono aumentati, il che significa che si è ridotto il rendimento.
Sembra paradossale ma il mercato non si muove sulle notizie ma sulle aspettative. L'aumento previsto era largamente atteso, così come l'annuncio per marzo. Ma a differenza di dicembre, il mercato ora intravvede la fine dell'aumento dei tassi. Evento appunto previsto, non a caso la curva dei tassi europea è ormai di fatto quasi invertita con tassi a brevissimo più alti di quelli a 2-3 anni.
L'aumento della BCE ha quindi effetti sui tassi a breve, sotto l'anno. Per questo è illusorio sperare in aumenti dei tassi di interesse sui conti deposito. Da notare che proprio dalle banche che offrono questi prodotti si nota la stranezza dei rendimenti, che sono salvo promozioni quasi più convenienti a breve. Abbiamo infatti proposte del 2,8% quasi libere, 3% a 12 mesi ma salendo si fa poi fatica ad arrivare al 4% proposto solo a 60 mesi. E appunto mentre sono saliti i tassi sulle scadenze brevi dei cd, quella lunga non si è schiodata da 4 mesi nonostante diversi aumenti BCE.
Sulle obbligazioni, come detto, le mosse della BCE hanno già comportato una riduzione dei rendimenti.
Sui mutui invece assisteremo al paradosso di tassi variabile in aumento e tassi fissi in riduzione. Non è nemmeno da eslcudersi che dal prossimo mese, quando le banche aggiorneranno i tassi alla nuova situazione degli indici Euribor (l'indice a breve termine che quindi è più influenzato dall'aumento BCE) e Irs (riferimento per il tasso fisso). Da notare che questo andamento è già in corso da almeno 3 mesi: variabile cresce e fisso scende. Chi ha fatto un fisso 2 mesi fa già oggi pagherebbe meno, probabilmente ancora meno il prossimo. Conviene quindi attendere marzo. Poi anche il tasso fisso potrebbe subire eventuali sorprese dalla nuova mossa BCE di marzo (che avrà effetto sui mutui di aprile). Consiglio di attendere anche a chi sta valutando una surroga. Ovviamente vale per chi ha già la richiesta in corso, gli altri è meglio che si muovano, è utile informarsi fin da subito in modo da effettuare la stipula entro marzo.
Per aver idee più chiare su cosa fare con il mutuo, sia che tu voglia stipularlo che rinegoziarlo, ti può esser utile la guida "Mutuo per la tua casa".
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