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06/02/23

Aumenti dei costi conti correnti 2023? Il costo più importante

L’anno nuovo negli ultimi anni solitamente portava con se aumenti dei costi dei conti correnti. L'incremento dei costi è stata una costante negli ultimi anni, come si vede nell’immagine.  E sempre dall'immagine stupisce che prima invece ci fosse un calo costante, dovuto alla concorrenza di conti nline. Ma negli ultimi anni anche il conto online a zero spese e senza condizioni è quasi sparito. 

spese conto corrente

 

Gli aumenti per i tassi sottozero

Il motivo scatenante per giustificare gli aumenti è stato spesso l’andamento dei tassi BCE, andati sotto zero. Questo comportava un costo per le banche (che depositavano presso la BCE con interessi negativi parte della raccolta dei clienti) e pertanto fu usato come giustificato motivo per proposte di modifiche unilaterali. Molte banche hanno aumentato il canone del conto e le commissioni per le operazioni più frequenti quali prelievi e bonifici.

Alcune banche stanno ora facendo dietrofront per effetto dei rialzi dei tassi BCE. Occorre infatti evidenziare che alcune, correttamente, venuto meno il motivo della modifica unilaterale, stanno ora cancellando gli aumenti. Già da gennaio Credem ha previsto il ripristino delle condizioni precedenti. Successivamente BPM (incluso Youbanking e Webank) ha comunicato che azzererà o ridurrà il canone aumentato o introdotto nel 2017. Lo stesso per UniCredit che comunica che a seguito della dinamica dei tassi di interesse provvederà con decorrenza dal 1° aprile 2023 ad annullare le maggiorazioni introdotte in passato.

Meno trasparente Intesa Sanpaolo che aveva effettuato interventi peggiorativi su oltre 3 milioni di clienti già nel 2017 (a cui aggiungere i clienti ex-Ubi). La banca infatti indica di esser intervenuta caso per caso e non con una misura generalizzata. In tal modo sono però meno chiari gli effetti. 

Altre banche stanno in attesa. Bper è intervenuta solo sul segmento imprese con l’azzeramento della commissione di liquidità rilevante. Banca Sella, MPS, Widiba e Fineco al momento non hanno preso una decisione in tal senso e stanno monitorando il mercato (nonostante sia ormai palese che i tassi rimarranno in territorio positivo a lungo visto i vari aumenti già avvenuti e quelli annunciati nei prossimi mesi). BNL indica di non aver operato aumenti sulla clientela privata (anche se a quanto mi risulta almeno per i clienti Hello Bank fu introdotto un canone). 

canone e commissioni conto

Aumenti per l'inflazione?

All’orizzonte però ci potrebbero esser nuovi aumenti. Come già scritto in un articolo di circa due mesi fa, il gruppo BPM aveva comunicato l'aumento o l'introduzione di alcune spese su alcuni conti (es. Youbanking). La banca ha poi fatto parzialmente retrofront, cancellando la modifica a molti clienti (di fatto per un suo errore, aveva infatti introdotto una nuova voce di costo, cosa non possibile nemmeno con la PMU.  La “scusa” adottata per l’aumento era l’inflazione. 

Avevo già indicato il rischio che altre banche seguissero questa strada. Puntualmente a fine anno (18 dicembre 2022) sono arrivate le lettere di UniCreditcon le quali comunicava di intervenire in senso peggiorativo sulle condizioni di conto con un aggravio del 7,52% su tutte le principali voci (perfino sui bonifici online). La ragione? L’andamento crescente dell’inflazione. Alcuni clienti hanno già reclamato e sono riusciti a bloccare questi aumenti. Rivolgiti quindi alla tua filiale.

Interessi sul conto corrente 

E' utile prestare attenzione ai costi del conto corrente e degli altri rapporti bancari. Ma attualmente c'è un altro aspetto su cui va puntata l'attenzione. Con la riduzione dei tassi di interesse le banche, prima di introdurre nuovi costi, hanno anzitutto azzerato i tassi di interessi attivi sul conto corrente. Da tempo dico che è sbagliato mantenere cifre elevate sui conti che non rendono nulla, a maggior ragione ora con inflazione a due cifre e la possibilità di ottenere facilmente rendimenti migliori altrove. 

Ci sono varie soluzioni sia sui conti deposito ma anche sui titoli di stato italiano. Un btp a 1-2 anni ti consente di ottenere rendimenti netti del 2-2,5%. Su 10.000 euro sono 200-250 euro annui che stai perdento lasciando i soldi sul conto. Inizia quindi, anche tramite il nostro blog, a informarti sulle possibili alternative. Nei prossimi articoli scriveremo in merito a conti deposito e Btp.  Nel frattempo, puoi leggerti la guida al Conto Deposito per capire a quali elementi prestare attenzione quando li sottoscrivi.

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