Da martedì 5 a venerdì 8 novembre 2013 sarà aperto (salvo chiusura anticipata) il collocamento della quinta emissione del BTp Italia, il titolo di Stato quadriennale indicizzato all'inflazione italiana dedicato ai piccoli risparmiatori.
Non sono previste modifiche alle caratteristiche del titolo, ma il Ministero dell’Economia e delle Finanze si riserva la possibilità di anticipare la chiusura del collocamento terminandola eventualmente alle ore 14 di mercoledì 6 novembre 2013, a metà quindi della seconda giornata di sottoscrizione (in caso di chiusura anticipata verrà data comunicazione nel tardo pomeriggio di martedì 5).
Ma ora l’inflazione italiana è in netto calo, tanto che a settembre 2013 l’indice FOI (anche quello senza tabacchi a cui fa riferimento il Btp Italia) è sceso allo 0.8%.
Conviene quindi puntare ancora sul BTp Italia rispetto ai BTp tradizionali o ad altri titoli?
Al momento manca un elemento essenziale: il rendimento reale del titolo. Solo il 4 novembre 2013 verrà comunicato il tasso reale annuo minimo, che potrà poi essere aumentato (ma non ridotto) a fine collocamento (pubblicherò il tasso non appena comunicato, torna quindi a rileggere l'articolo più tardi).
Possiamo però già fare delle previsioni. Il Btp Italia emesso ad aprile offre ora un rendimento reale del 2,1%. Da notare che mentre negli ultimi giorni i rendimenti dei titoli italiani sono tornati a salire, questo titolo ha continuato a perdere. Probabilmente molti investitori, soprattutto istituzionali, hanno venduto il Btp Italia aprile 2017 proprio per acquistare la nuova emissione.
Su queste basi possiamo prevedere che il tasso minimo del nuovo Btp Italia sia almeno pari a 2,1% anche se potrà crescere (magari nella revisione finale post collocamento) fino a 2,25% considerando la scadenza più lontana. Ovviamente molto dipenderà anche dall’andamento dello spread in questa settimana di pre-collocamento.
Altro confronto che possiamo fare è quello con il Btp classico. La scadenza novembre 2017 offre ora un rendimento lordo del 2,63%. Anche nella peggiore delle nostre ipotesi quindi uno 0,5% in più del rendimento reale del Btp Italia. Vero che l’inflazione è in ritirata, ma difficile pensare che nei prossimi 4 anni l’inflazione media italiana si attesti ad un magro 0,5%. Il Btp Italia sembra quindi, sulle basi delle ipotesi di cui sopra, migliore del classico Btp.
Resta il fatto che non ci si può più aspettare il rendimento dell’anno scorso, sia alla luce dello spread Btp-Bund ridotto sia del calo dell’inflazione. Il Btp Italia rimane un buon titolo per un investimento a media scadenza, ma va anche valutato nel contesto del tuo portafoglio. Fai in particolare attenzione se sei già eccessivamente sbilanciato sui titoli di Stato italiani.
Aggiornamento: Il tasso di rendimento reale minimo è stato fissato a 2,15%. Ti invito a leggere anche l'articolo su Btp Italia e taglio tassi BCE.
Non sono previste modifiche alle caratteristiche del titolo, ma il Ministero dell’Economia e delle Finanze si riserva la possibilità di anticipare la chiusura del collocamento terminandola eventualmente alle ore 14 di mercoledì 6 novembre 2013, a metà quindi della seconda giornata di sottoscrizione (in caso di chiusura anticipata verrà data comunicazione nel tardo pomeriggio di martedì 5).
Cos’è il BTP ITALIA?
Ho già descritto le caratteristiche principali di questo titolo, emesso per la prima volta nel 2012, in precedenti articoli. In breve: il BTP Italia è un titolo di Stato indicizzato all'inflazione italiana, con cedole semestrali e durata quadriennale, pensato soprattutto per le esigenze dei risparmiatori e degli investitori retail.- Durata: 4 anni
- Tasso reale annuo minimo garantito più inflazione italiana (indice FOI al netto della componente tabacchi)
- Cedole semestrali calcolate sul capitale rivalutato
- Capitale nominale garantito a scadenza, anche in caso di deflazione
- Premio Fedeltà per chi acquista all'emissione e conserva il titolo fino a scadenza, riservato ai risparmiatori persone fisiche: 0,4%
- Taglio minimo acquistabile 1.000 euro
- non si pagano commissioni per la sottoscrizione nel periodo di collocamento
- ritenuta fiscale sugli interessi: 12,5%
Convengono ancora i Btp Italia?
Le quattro precedenti emissioni hanno riscontrato un buon successo dal pubblico dei risparmiatori (e dagli investitori istituzionali) ed anche offerto un buon rendimento nell’ultimo anno.Ma ora l’inflazione italiana è in netto calo, tanto che a settembre 2013 l’indice FOI (anche quello senza tabacchi a cui fa riferimento il Btp Italia) è sceso allo 0.8%.
Conviene quindi puntare ancora sul BTp Italia rispetto ai BTp tradizionali o ad altri titoli?
Al momento manca un elemento essenziale: il rendimento reale del titolo. Solo il 4 novembre 2013 verrà comunicato il tasso reale annuo minimo, che potrà poi essere aumentato (ma non ridotto) a fine collocamento (pubblicherò il tasso non appena comunicato, torna quindi a rileggere l'articolo più tardi).
Possiamo però già fare delle previsioni. Il Btp Italia emesso ad aprile offre ora un rendimento reale del 2,1%. Da notare che mentre negli ultimi giorni i rendimenti dei titoli italiani sono tornati a salire, questo titolo ha continuato a perdere. Probabilmente molti investitori, soprattutto istituzionali, hanno venduto il Btp Italia aprile 2017 proprio per acquistare la nuova emissione.
Su queste basi possiamo prevedere che il tasso minimo del nuovo Btp Italia sia almeno pari a 2,1% anche se potrà crescere (magari nella revisione finale post collocamento) fino a 2,25% considerando la scadenza più lontana. Ovviamente molto dipenderà anche dall’andamento dello spread in questa settimana di pre-collocamento.
Altro confronto che possiamo fare è quello con il Btp classico. La scadenza novembre 2017 offre ora un rendimento lordo del 2,63%. Anche nella peggiore delle nostre ipotesi quindi uno 0,5% in più del rendimento reale del Btp Italia. Vero che l’inflazione è in ritirata, ma difficile pensare che nei prossimi 4 anni l’inflazione media italiana si attesti ad un magro 0,5%. Il Btp Italia sembra quindi, sulle basi delle ipotesi di cui sopra, migliore del classico Btp.
Resta il fatto che non ci si può più aspettare il rendimento dell’anno scorso, sia alla luce dello spread Btp-Bund ridotto sia del calo dell’inflazione. Il Btp Italia rimane un buon titolo per un investimento a media scadenza, ma va anche valutato nel contesto del tuo portafoglio. Fai in particolare attenzione se sei già eccessivamente sbilanciato sui titoli di Stato italiani.
Aggiornamento: Il tasso di rendimento reale minimo è stato fissato a 2,15%. Ti invito a leggere anche l'articolo su Btp Italia e taglio tassi BCE.
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