Dal 1° marzo 2013 è entrata in vigore in Italia la famigerata Tobin Tax, propriamente definita tassazione sulle transazioni finanziarie (TTF). L’imposta ha subito diverse modifiche ed è stata definitivamente introdotta nel nostro paese con la Legge 24 Dicembre 2012 n. 228 (c.d. Decreto Sviluppo).
Nonostante sia denominata Tobin Tax, questa imposta non c’entra nulla con quanto ipotizzato dall’economista Tobin nel 1972. Di fatto è una tassa che non colpisce la speculazione, ma un ulteriore balzello per i risparmiatori italiani.
L’imposta si paga sugli acquisti (non sulle vendite) delle azioni di società italiane ad alta capitalizzazione e per il 2013 sarà pari allo 0,12% del controvalore della transazione o posizione netta (acquisti meno vendite) di fine giornata. Dal 1 Gennaio 2014 l'aliquota verrà abbassata allo 0,10% (nel caso di transazioni effettuate fuori Borsa l’aliquota sale allo 0,22 % per il 2013 e allo 0,20 % dal 2014).
Dal 1 Luglio 2013 anche le operazioni sugli strumenti derivati e certificate saranno soggette a tassazione. In questo caso l’imposta si pagherà sia per le operazioni in acquisto che in vendita. La tassa, inoltre, non sarà percentuale, ma fissa per contratto: dipenderà dal tipo di derivato e dal valore dell’operazione. Oscillerà da un minimo di 0,00375 euro a un massimo di 40 euro per contratto.
Restano invece escluse dalla Tobin Tax le obbligazioni, i fondi di investimento, gli ETF e gli ETC oltre al trasferimento di proprietà a seguito di successioni o donazioni (ovviamente però sul valore di ETF e Fondi azionari influirà la tassa pagata per le transazioni interne al fondo).
Riprendo gli esempi di Binck Bank che sono esaustivi delle principali casistiche:
Esempio 1:
Acquisto di 100 azioni Generali al prezzo di 13,06
L'imposta applicata è pari allo 0,12% del controvalore effettivo del saldo per l'acquisto dello strumento: (acquisto) 100 x 13,06 x 0,12% = 1,57 EUR
Esempio 2:
Acquisto di 100 azioni Generali al prezzo di 13,06 EUR
Vendita di 40 azioni Generali al prezzo di 13,20 EUR
L'imposta applicata è pari allo 0,12% del controvalore effettivo del saldo fra acquisti e vendite per lo strumento: (acquisto) 100 - (vendita) 40=60 x 13,06 X 0,12%=0,94 EUR
Esempio 3:
200 azioni Generali in portafoglio
Acquisto di 100 azioni Generali al prezzo di 13,06 EUR
Vendita di 100 azioni Generali al prezzo di 13,20 EUR
Saldo di 200 azioni Generali
In questo caso non si applica la tassazione perché il saldo fra acquisti e vendite rispetto alla giornata precedente è pari a 0.
Nonostante sia denominata Tobin Tax, questa imposta non c’entra nulla con quanto ipotizzato dall’economista Tobin nel 1972. Di fatto è una tassa che non colpisce la speculazione, ma un ulteriore balzello per i risparmiatori italiani.
Come si calcola la Tobin Tax
La tassa sulle transazioni finanziarie si applica solo sulle transazioni in strumenti finanziari (azioni) emessi da società con sede in Italia e con una capitalizzazione di Borsa nel 2012 superiore ai 500 milioni di Euro. Si tratta delle 70 principali società quotate alla Borsa di Milano. Da notare che quindi non si applica sulle società con sede legale all’estero, come per esempio Tenaris.L’imposta si paga sugli acquisti (non sulle vendite) delle azioni di società italiane ad alta capitalizzazione e per il 2013 sarà pari allo 0,12% del controvalore della transazione o posizione netta (acquisti meno vendite) di fine giornata. Dal 1 Gennaio 2014 l'aliquota verrà abbassata allo 0,10% (nel caso di transazioni effettuate fuori Borsa l’aliquota sale allo 0,22 % per il 2013 e allo 0,20 % dal 2014).
Dal 1 Luglio 2013 anche le operazioni sugli strumenti derivati e certificate saranno soggette a tassazione. In questo caso l’imposta si pagherà sia per le operazioni in acquisto che in vendita. La tassa, inoltre, non sarà percentuale, ma fissa per contratto: dipenderà dal tipo di derivato e dal valore dell’operazione. Oscillerà da un minimo di 0,00375 euro a un massimo di 40 euro per contratto.
Restano invece escluse dalla Tobin Tax le obbligazioni, i fondi di investimento, gli ETF e gli ETC oltre al trasferimento di proprietà a seguito di successioni o donazioni (ovviamente però sul valore di ETF e Fondi azionari influirà la tassa pagata per le transazioni interne al fondo).
Esempi di calcolo
Abbiamo detto che l’imposta si calcola sulla posizione netta giornaliera delle transazioni (acquisti meno vendite) relative al medesimo strumento finanziario. L'imposta verrà addebitata il giorno lavorativo successivo alla data valuta direttamente dalla tua banca.Riprendo gli esempi di Binck Bank che sono esaustivi delle principali casistiche:
Esempio 1:
Acquisto di 100 azioni Generali al prezzo di 13,06
L'imposta applicata è pari allo 0,12% del controvalore effettivo del saldo per l'acquisto dello strumento: (acquisto) 100 x 13,06 x 0,12% = 1,57 EUR
Esempio 2:
Acquisto di 100 azioni Generali al prezzo di 13,06 EUR
Vendita di 40 azioni Generali al prezzo di 13,20 EUR
L'imposta applicata è pari allo 0,12% del controvalore effettivo del saldo fra acquisti e vendite per lo strumento: (acquisto) 100 - (vendita) 40=60 x 13,06 X 0,12%=0,94 EUR
Esempio 3:
200 azioni Generali in portafoglio
Acquisto di 100 azioni Generali al prezzo di 13,06 EUR
Vendita di 100 azioni Generali al prezzo di 13,20 EUR
Saldo di 200 azioni Generali
In questo caso non si applica la tassazione perché il saldo fra acquisti e vendite rispetto alla giornata precedente è pari a 0.
Mi sembra che i calcoli dei primi due esempi sono errati.
RispondiEliminaConfermo errati i calcoli.
RispondiEliminagrazie. corretto il secondo risultato (il primo è arrotondato ma giusto) che si era perso la moltiplicazione per 0,12%. In ogni caso l'importante era la formula di calcolo, che era corretta.
RispondiEliminaCiao, sei sicuro che tale tassa non si applichi anche alle obbligazioni? Grazie.
RispondiEliminano, per ora non riguarda le obbligazioni.
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