Nel 2011, solo considerando i primi 7 operatori del settore, sono state eseguite 34,6 milioni di operazioni di trading online, in aumento del 6% rispetto al 2010. Dai primi dati dei primi mesi del 2012 il trend è in ulteriore aumento.
Chi acquista azioni o obbligazioni online non è sempre un traders. Sono infatti ben 300-400 mila gli italiani che lo hanno fatto, la maggioranza sono cassettisti che acquistano titoli e li mantengono in portafoglio per un medio-lungo periodo. Utilizzano quindi
Internet in alternativa agli ordini allo sportello. Ci sono poi circa 20.000 cosiddetti heavy-trader che fanno centinaia di eseguiti anche in un mese.
Nel settore del trading online il leader rimane ampliamente ancora Fineco , anche se la concorrenza come visto aumenta. A maggio inizierà ad operare in Italia la la banca olandese Binck , specializzata nel trading e guidata da Vincenzo Tedeschi, l’ex responsabile marketing in IwBank. Le stesse Poste hanno recentemente lanciato un servizio di trading online più professionale per i traders.
Le commissioni di negoziazione in Internet sono molto ridotte rispetto alla filiale, sotto lo 0.2% conto una commissione allo sportello dello 0,5 o 0,7%. Non si pagano poi diritti di custodia sul dossier titoli. Inoltre si ha un maggior controllo sull’operazione: si può digitare il prezzo di acquisto o vendita e verificare che il prezzo di aggiudicazione è il migliore in quel momento.
Fineco ha sicuramente un ottimo servizio di trading online e recentemente ha azzerato il canone sul conto corrente che in passato rappresentava un ostacolo per molti investitori.
Se sei un cassettista che effettua poche operazioni di negoziazione titoli, ti possono bastare le proposte di Trading Arancio (l’unico che si può aprire anche senza conto corrente, infatti si può attivare gratuitamente anche con il solo conto deposito Conto Arancio) oppure il servizio offerto tramite il conto corrente a zero spese di YouBanking.
Anche per chi sceglie le banche tradizionali, operare indipendentemente da casa conviene sempre. I costi possono però essere maggiori rispetto alle banche online e soprattutto fai attenzione se paghi le spese di custodia titoli che possono arrivare a diverse decine di euro all'anno.
Chi acquista azioni o obbligazioni online non è sempre un traders. Sono infatti ben 300-400 mila gli italiani che lo hanno fatto, la maggioranza sono cassettisti che acquistano titoli e li mantengono in portafoglio per un medio-lungo periodo. Utilizzano quindi
Internet in alternativa agli ordini allo sportello. Ci sono poi circa 20.000 cosiddetti heavy-trader che fanno centinaia di eseguiti anche in un mese.
Perché il trading online cresce
Le ragioni del successo del trading online sono molteplici.Tecnologia
In primo luogo c’è una questione di utilizzo delle tecnologie. Aumentano gli italiani che usano Internet e soprattutto coloro che acquistano online. Aumentano poi gli strumenti con cui connettersi, tanto che ormai il 5% delle operazioni di trading online sono eseguite tramite smartphone e tablet come l’Ipad.Condizioni di mercato
Un’altra ragione è determinata dalle condizioni dei mercati finanziari. L’alta volatilità comporta maggiori occasioni. L’operatività è in aumento in tutti i settori anche in quelli che tradizionalmente erano poco adatti al trading come i Titoli di Stato.Nuovi mercati e nuovi operatori
Il mondo finanziario è in continua evoluzione. Negli ultimi anni è esploso il Forex, il mercato delle valute. Sono nati e cresciuti diversi brokers del Forex, come Markets.com (autorizzati e con sede in Italia) che hanno nel tempo ampliato l’operatività anche alle azioni e ai derivati.Nel settore del trading online il leader rimane ampliamente ancora Fineco , anche se la concorrenza come visto aumenta. A maggio inizierà ad operare in Italia la la banca olandese Binck , specializzata nel trading e guidata da Vincenzo Tedeschi, l’ex responsabile marketing in IwBank. Le stesse Poste hanno recentemente lanciato un servizio di trading online più professionale per i traders.
Convenienza e controllo
La ragione principale per acquistare o vendere azioni e obbligazioni online è però soprattutto la convenienza ed il controllo diretto sull’operazione.Le commissioni di negoziazione in Internet sono molto ridotte rispetto alla filiale, sotto lo 0.2% conto una commissione allo sportello dello 0,5 o 0,7%. Non si pagano poi diritti di custodia sul dossier titoli. Inoltre si ha un maggior controllo sull’operazione: si può digitare il prezzo di acquisto o vendita e verificare che il prezzo di aggiudicazione è il migliore in quel momento.
Fineco ha sicuramente un ottimo servizio di trading online e recentemente ha azzerato il canone sul conto corrente che in passato rappresentava un ostacolo per molti investitori.
Se sei un cassettista che effettua poche operazioni di negoziazione titoli, ti possono bastare le proposte di Trading Arancio (l’unico che si può aprire anche senza conto corrente, infatti si può attivare gratuitamente anche con il solo conto deposito Conto Arancio) oppure il servizio offerto tramite il conto corrente a zero spese di YouBanking.
Anche per chi sceglie le banche tradizionali, operare indipendentemente da casa conviene sempre. I costi possono però essere maggiori rispetto alle banche online e soprattutto fai attenzione se paghi le spese di custodia titoli che possono arrivare a diverse decine di euro all'anno.
Il migliore in assoluto è e rimane il conto FINECO.!!!!!!
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