Su Banca del Risparmio abbiamo seguito le vicende della cancellazione di Zopa dall’elenco degli intermediari finanziari autorizzati.
Zopa era un esempio di social lending, il prestito fra persone. Insieme a Zopa fu fermata indirettamente anche Booper. Poco dopo invece partì una nuova realtà tuttora operante, Prestiamoci.
Due sono le novità intervenute.
La prima è l’accordo con un nuovo socio di riferimento che permette di integrarsi in un gruppo finanziario in sviluppo e di ricapitalizzare la società .
La seconda è la richiesta di autorizzazione a Banca d’Italia. In particolare Zopa intende sfruttare la direttiva 2007/64/CE del Parlamento Europeo, entrata in vigore in Italia il 15 febbraio 2010, che regola i servizi di pagamento e ha aperto il mercato ad un nuovo tipo di operatore finanziario: l’Istituto di Pagamento.
Entro luglio la società farà richiesta di autorizzazione come Istituto di Pagamento e considerando i 90 giorni di tempo per concedere il nulla osta da parte di Banca d’Italia, si può stimare che si possa rivedere Zopa ad ottobre.
Il funzionamento quindi non sarà sostanzialmente diverso rispetto al passato. I clienti apriranno un conto di pagamento all’interno di un unico conto di deposito presso Zopa stessa (ricordo che questo fu proprio il motivo della sospensione, motivo che con alcuni accorgimenti oggi viene meno grazie alla nuova legge).
Aspettiamo quindi il ritorno di Zopa.
Zopa era un esempio di social lending, il prestito fra persone. Insieme a Zopa fu fermata indirettamente anche Booper. Poco dopo invece partì una nuova realtà tuttora operante, Prestiamoci.
Zopa riaprirà ?
Con un annuncio sul blog di Zopa, l’amministratore delegato Maurizio Sella ha annunciato che stanno lavorando per far ripartire l’iniziativa.Due sono le novità intervenute.
La prima è l’accordo con un nuovo socio di riferimento che permette di integrarsi in un gruppo finanziario in sviluppo e di ricapitalizzare la società .
La seconda è la richiesta di autorizzazione a Banca d’Italia. In particolare Zopa intende sfruttare la direttiva 2007/64/CE del Parlamento Europeo, entrata in vigore in Italia il 15 febbraio 2010, che regola i servizi di pagamento e ha aperto il mercato ad un nuovo tipo di operatore finanziario: l’Istituto di Pagamento.
Entro luglio la società farà richiesta di autorizzazione come Istituto di Pagamento e considerando i 90 giorni di tempo per concedere il nulla osta da parte di Banca d’Italia, si può stimare che si possa rivedere Zopa ad ottobre.
Il funzionamento quindi non sarà sostanzialmente diverso rispetto al passato. I clienti apriranno un conto di pagamento all’interno di un unico conto di deposito presso Zopa stessa (ricordo che questo fu proprio il motivo della sospensione, motivo che con alcuni accorgimenti oggi viene meno grazie alla nuova legge).
Aspettiamo quindi il ritorno di Zopa.
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