Con l'approssimarsi della chiusura dell'anno fiscale, gli investitori intensificano la ricerca di strumenti efficienti per la gestione delle minusvalenze pregresse. L'attenzione è massima per le perdite maturate nel 2021, che hanno la loro ultima possibilità di compensazione entro il 31 dicembre 2025.
In questo contesto, i Certificati di Investimento emergono come strumenti particolarmente adatti. Grazie alla loro natura fiscalmente efficiente, le cedole generate dai certificati sono considerate redditi diversi e possono essere utilizzate per compensare le minusvalenze accumulate sul portafoglio.
Perché i Certificati con Maxi Cedola?
La caratteristica distintiva dei prodotti selezionati è il pagamento di una Maxi Cedola (o premio iniziale) con range tra il 14% e il 30,30% tra novembre e dicembre 2025.
L'uso mirato di questi certificati permette di:
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Massimizzare il Recupero Fiscale: L'elevato importo della cedola consente di generare in un'unica soluzione un reddito diverso significativo, ottimizzando il recupero delle minusvalenze in scadenza.
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Protezione Parziale: Tutti i certificati presentano una protezione minima del titolo peggiore (Worst Of) sulla Barriera Capitale del 33% o superiore, offrendo un certo margine di sicurezza sull'investimento principale. Le scadenze sono a medio-lungo termine, comprese tra il 2028 e il 2030.
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Tempistica Certificata: La selezione è stata rigorosa per garantire che la data di pagamento sia tempestiva (entro fine anno), evitando il rischio di ritardi nell’accredito che comprometterebbero la compensazione delle minusvalenze del 2021.
Guida Operativa: La Data da Non Sottovalutare
Per sfruttare l'opportunità fiscale, è cruciale rispettare la "Data Maxi Cedola" indicata.
Questa data non è la Record Date, bensì il termine ultimo entro cui acquistare il certificato per avere diritto al premio iniziale. Tale termine è fissato due giorni lavorativi prima della Record Date (giorno in cui si detiene effettivamente il titolo).
L'acquisto entro la "Data Maxi Cedola" garantisce l'ottenimento del premio e la relativa compensazione fiscale entro il 2025.
Certificati Selezionati per la Strategia Fiscale
La tabella seguente riassume i prodotti con le cedole più generose, distinguendo per emittente e sottostanti, che offrono un buon equilibrio tra potenziale fiscale e protezione.
| ISIN | Emittente | Sottostanti Chiave | Prezzo di Riferimento | Scadenza | Data Maxi Cedola | Maxi Cedola | Barriera (Worst Of) | Condizione Maxi Cedola | Focus Settoriale |
| XS3145149632 | Barclays | Thyssenkrupp, Unicredit, Novo Nordisk | 98,93 | 11/11/30 | 18/11/25 | 25,00% | 28,57% | Thyssenkrupp $\geq$ 6.586 | Europeo |
| CH1484603423 | Leonteq | BPER Banca, Eni, Commerzbank | 1002,89 | 15/10/29 | 12/11/25 | 25,00% | 66,29% | Commerzbank $\geq$ 10.969 | Bancario/Petrolifero |
| DE000VH7SC62 | Vontobel | Société Générale, Banca MPS, Commerzbank | 100,70 | 30/10/30 | 02/12/25 | 30,30% | 44,86% | Banca MPS $\geq$ 4.193 | Bancario |
| DE000UN12Y64 | Unicredit | Bayer, Sanofi, Novo Nordisk, AstraZeneca | 97,49 | 17/10/30 | 24/11/25 | 20,00% | 37,03% | Novo Nordisk $\geq$ 189.57 | Pharma |
| DE000VH6D4B6 | Vontobel | Axa, Generali, Aegon, Munich Re | 97,40 | 15/10/29 | 18/11/25 | 14,05% | 42,64% | Munich Re $\geq$ 311.905 | Assicurativo |
Considerazioni Finali
I certificati offrono un modo efficiente per risolvere la questione fiscale in scadenza, ma non devono sostituire una corretta gestione del rischio. L'investitore deve sempre valutare la salute finanziaria dei sottostanti e la propria tolleranza al rischio di capitale in caso di rottura delle barriere, tenendo presente che questi strumenti sono esposti al rischio emittente.


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