Banca del Rispamio

Utili consigli per risparmiare in banca

24/06/25

È ora di cambiare banca? Scopri se la tua costa troppo

Come ho ribadito più volte, la fedeltà in banca non paga, anzi. Paradossalmente sono i clienti più longevi che pagano di più perché rimangono immobili e subiscono i vari aumenti della loro banca (o già pagavano cifre assurde prima). Spesso è questione di pigrizia e abitudine, il conto in banca è un po' come un vecchio amico. Lo conoscete da anni, magari da decenni, e l'idea di lasciarlo vi sembra quasi un tradimento. Ma se vi dicessimo che rimanere fedeli potrebbe costarvi caro, in termini di servizi, costi e persino soddisfazione? È arrivato il momento di mettere in discussione questa amicizia e capire se è ora di cambiare aria!

 

La classifica di Altroconsumo: chi vince la sfida della soddisfazione?

Secondo l'ultima ricerca annuale di Altroconsumo (dicembre 2024), basata su ben 27.539 valutazioni di soci, c'è un verdetto chiaro: le banche online dominano incontrastate la classifica per soddisfazione clienti. Pensate, 6 delle 7 migliori banche operano senza filiali fisiche!

Chi sono i campioni? Revolut e Fineco guidano la classifica a 5 stelle, seguite a ruota da Widiba, Illimity Bank, BBVA, Banca Mediolanum e Banca Popolare Etica. Questo ci dice una cosa importante: l'innovazione digitale e l'efficienza sembrano essere le chiavi per conquistare i cuori (e i portafogli!) dei clienti.

 

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I costi: il tallone d'Achille delle banche tradizionali

Dall'indagine Altroconsumo emerge un'insoddisfazione diffusa verso i costi delle banche tradizionali. Ad eccezione di Banca Sella (ottimo) e BancoPosta (buono), i "colossi" ottengono giudizi medi. E i numeri parlano chiaro: l'Indicatore di Costo Complessivo (ICC) medio per le operazioni allo sportello si aggira sui €129,52, mentre online scende a €88,69. Certo, un risparmio del 32% online non è male, ma i costi restano comunque elevati.

Volete un esempio virtuoso? BBVA, la banca meglio valutata sui costi, applica un ICC di appena €3 per i giovani, €38 per le famiglie e €40 per i pensionati. Una differenza abissale che dovrebbe farci riflettere. Quanto state davvero spendendo per il vostro conto corrente?

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Il valore del rapporto umano (e dell'home banking)

Se siete tra quelli che apprezzano il contatto diretto, Altroconsumo conferma che il servizio clienti è un punto di forza dove il rapporto umano vince. Il 10% degli intervistati ha avuto difficoltà a contattare la propria banca, e il contatto diretto soddisfa più dei sistemi automatizzati. In questo campo, Banca Mediolanum spicca con un punteggio di 88/100, grazie anche alla figura del "family banker". BancoPosta e Unicredit si fermano a un giudizio medio.

Ma non dimentichiamo l'home banking: la soddisfazione media per l'accesso da PC è dell'80%, con Fineco e Widiba in testa. Anche le app mobile registrano un alto gradimento, guidate da Revolut e Fineco. Le banche tradizionali stanno cercando di recuperare il gap, ma la strada è ancora lunga.

 

Fusioni bancarie: opportunità o rischio per i risparmiatori?

Il settore bancario italiano sta vivendo una fase di forte concentrazione, con colossi come Unicredit e Monte dei Paschi che pianificano acquisizioni. Se da un lato le fusioni possono aumentare la solidità delle banche, dall'altro Altroconsumo sottolinea un duplice rischio: la concentrazione del mercato potrebbe ridurre la concorrenza, portando a costi più alti, commissioni nascoste o condizioni meno flessibili, soprattutto per i clienti meno digitalizzati. E il timore di essere "ceduti" con relativi disagi è sempre dietro l'angolo.

 

Liquidità ferma e risparmio non remunerato: una tendenza da invertire

Un dato che dovrebbe far scattare un campanello d'allarme: Altroconsumo rivela che quasi la metà degli intervistati (49%) ha una seconda banca, principalmente per investire o accedere a mutui vantaggiosi. Questo nonostante il 50% sia fedele alla banca principale da oltre 20 anni!

E qui veniamo al punto cruciale per i piccoli risparmiatori: ci sono 1.400 miliardi di euro di liquidità nei conti correnti che restano non remunerati, con tassi attivi vicini allo zero. La vostra banca vi sta davvero valorizzando il denaro o lo sta semplicemente tenendo fermo? Domanda retorica perché sicuramente state non solo perdendo occasioni (in questo momento basterebbero Bot e Btp per far meglio) ma state bruciando parte dei vostri risparmi che subisce il "taglio" dell'inflazione.

 

Cosa imparare da tutto questo?

L'indagine Altroconsumo ci lancia un messaggio forte e chiaro:

  1. Non abbiate paura del cambiamento: Le banche online e quelle più innovative offrono spesso servizi migliori a costi inferiori.
  2. Valutate i costi: Controllate attentamente l'Indicatore di Costo Complessivo del vostro conto e confrontatelo con le alternative. Potreste risparmiare centinaia di euro all'anno!
  3. Sfruttate la tecnologia: L'home banking e le app mobile sono sempre più performanti e vi permettono di gestire il vostro denaro in modo rapido ed efficiente.
  4. Chiedetevi se siete soddisfatti: Se la vostra banca non vi offre un buon servizio clienti, non vi remunera il risparmio o vi fa pagare troppo, è il momento di considerare altre opzioni.
  5. Il vostro denaro merita di essere valorizzato: Non lasciate la vostra liquidità ferma a zero interessi. Esistono soluzioni per far fruttare i vostri risparmi, anche se piccoli.

 

Prendetevi un momento per analizzare la vostra situazione bancaria. Ne vale la pena, sia per il vostro portafoglio che per la vostra tranquillità. Siete pronti a fare il grande passo e trovare la banca che fa per voi?

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