La recente riduzione di 25 punti base del tasso sui depositi della Banca Centrale Europea (BCE) e il conseguente calo dell’Euribor hanno reso il tasso variabile più appetibile per i mutuatari, con un beneficio stimato di circa 18 euro al mese per un mutuo medio a tasso variabile, secondo i dati di Mutui Supermarket.
Il calo delle rate a tasso variabile
Già dal rientro delle vacanze estive, molti mutuatari hanno potuto notare una leggera riduzione nelle rate di settembre. Le previsioni di mercato suggeriscono che questo trend proseguirà nei prossimi mesi, con una diminuzione delle rate di oltre 85 euro entro la metà del 2025.
Questo fa pensare che, per chi ha scelto un mutuo a tasso variabile, il futuro possa riservare ulteriori risparmi. Tuttavia, nonostante questa tendenza al ribasso, i mutui a tasso fisso continuano a mantenere una maggiore convenienza rispetto a quelli a tasso variabile. Il motivo principale è che i tassi fissi garantiscono una rata costante nel tempo, indipendentemente dalle fluttuazioni del mercato, proteggendo così i mutuatari da eventuali rialzi futuri.
La crescita delle surroghe
Proprio per questo, molti italiani stanno approfittando dell'attuale contesto favorevole per surrogare il proprio mutuo. Nei primi otto mesi del 2024, le surroghe hanno rappresentato il 28% delle richieste totali di mutuo, segnando un aumento di 8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Questo dimostra che molti mutuatari stanno cercando di bloccare un tasso fisso prima che il mercato cambi.
Il confronto tra mutui a tasso fisso e variabile
Nonostante il calo dell’Euribor, la differenza tra mutui a tasso fisso e variabile rimane significativa. Un'analisi condotta dall’Ufficio Studi di TeleMutuo.it ha evidenziato che, per allineare le rate di un mutuo a tasso fisso e uno a tasso variabile con durata ventennale e un importo di 150.000 euro, l’Euribor dovrebbe scendere dell'1,75%.
Sulle durate trentennali, invece, sarebbe necessario un taglio di 185 punti base da parte della BCE per rendere le due rate comparabili. Questo tipo di taglio dei tassi appare lontano anche dalle previsioni più ottimistiche del mercato per i prossimi anni, il che rafforza l’attrattiva del tasso fisso, soprattutto per chi cerca stabilità a lungo termine.
Quale mutuo scegliere?
La scelta tra un mutuo a tasso fisso o variabile dipende da diversi fattori, tra cui la propria propensione al rischio, l’orizzonte temporale e la situazione economica personale.- Tasso fisso: Offre sicurezza e stabilità , poiché la rata rimane invariata per tutta la durata del mutuo. È ideale per chi desidera pianificare le proprie spese a lungo termine senza doversi preoccupare di eventuali rialzi futuri dei tassi d'interesse.
- Tasso variabile: È più conveniente nel breve periodo e permette di beneficiare di eventuali riduzioni dei tassi, come quella recente della BCE. Tuttavia, comporta un rischio maggiore nel caso di un futuro rialzo dell'Euribor.
Nel 2024, i mutui a tasso variabile offrono alcune opportunità di risparmio, ma i mutui a tasso fisso restano ancora la scelta più sicura per molti italiani come evidenziato dai confronti fatti sul sito di Mutui Supermarket. La differenza tra i due tipi di mutuo è ancora rilevante, e il potenziale di ulteriori riduzioni dell’Euribor sembra limitato rispetto ai tagli necessari per allineare le due tipologie di finanziamento. Per chi cerca stabilità e prevede di mantenere il mutuo per un lungo periodo, il tasso fisso potrebbe essere la scelta più saggia.
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