Banca del Rispamio

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12/03/24

Libro di Beppe Scienza: I nostri soldi e l'inflazione

libro beppe scienza
Beppe Scienza è un professore di matematica che da molto tempo scrive articoli sul suo blog con consigli di investimento. Quando è nato Banca del Risparmio, nell'ormai lontano 2009, avevo ripreso un po' il suo modello. Soprattutto all'inizio, più che parlare di investimenti, scrivevo per mettere in guardia i risparmiatori dalle banche italiane, sconsigliando conti correnti costosi e investimenti non ideali come fondi e polizze vendute in massa allo sportello. 

 

Recentemente è uscito il suo ultimo libro "I nostri soldi e l'inflazione" che riprende molti dei temi già da lui trattati in passato, con un focus sull'inflazione e quindi sugli strumenti per proteggersi dall'aumento dei prezzi. 

Descrizione del libro di Beppe Scienza

Il primo capitolo "Trappole delle banche e sproloqui della stampa" riprende appunto uno dei cavalli di battaglia di Scienza, polemizzare con le banche che propongono prodotti costosi e poco efficienti ma anche con la stampa che supporta spesso queste trappole vivendo di pubblicità. 

 

Il libro poi si divide in due parti. Nella prima viene ripercorsa la storia finanziaria degli ultimi 50 anni (partendo dagli anni '70-80 in cui l'inflazione era a livelli molto elevati) spiegando come le diverse forme di investimento abbiano difeso o meno dal rincaro dei prezzi. In questa sezione l'autore punta molto, come suo consueto, sui titoli di Stato indicando come altri strumenti come oro e azioni non abbiano difeso altrettanto il risparmiatore. 

 

Nella seconda parte ci si addentra nella spiegazione e nel confronto dei prodotti utili per difendersi dal carovita. Si parte ovviamente dal Btpi e dal Btp Italia, il primo indicizzato all'inflazione europea e il secondo a quella italiana. Ci sono però anche altre differenze strutturali che vengono spiegate nel libro e che riprenderò in altro articolo come esempio. Vengono illustrati anche alcuni prodotti esteri a partire dagli Oat francesi e i Bund tedeschi ma anche i titoli turchi (immagino perché questo è il paese "europeo" che ha subito un'inflazione altissima negli ultimi anni). Non manca il capitolo dedicato ai buoni postali. E infine un altro argomento tipico, quello sul confronto fra Tfr e fondi pensione.

 

La mia opinione

Beppe Scienza ha sicuramente il merito di esser stato uno dei primi a scrivere fuori dal coro contro le banche e i loro prodotti di investimento. Attaccando non solo fondi e polizze ma anche i giornalisti che per piaggeria, comodo o incompetenza scrivevano in proposito. Ricordo ancora il suo primo libro con una sfilza di esempi, persino esagerati e ripetitivi, in proposito. Ma lo scopo veniva raggiunto, peccato che come dimostrano gli utili delle banche, questo non abbia ad oggi fornito i risultati sperati anche se chiaramente è stato utile a molti.

In questo libro non c'è molto di nuovo rispetto al suo pensiero, del resto sarebbe sorprendente pensare al contrario. Ci sono alcuni aspetti delle sue idee che non condivido, avendo lui un approccio molto difensivo e conservativo. Seppur anche io su questo blog parlo poco di azioni e molto di prodotti "tranquilli" come titoli di stato e conti deposito (conoscendo il mio target) ritengo che l'investmento azionario, specie per i giovani, sia più che opportuno. Ovviamente non con il cosiddetto bias domestico, vale a dire investire solo o quasi su azioni italiane perché conosciute. Occorre diversificare, tramite Etf, sull'intero azionario mondiale, con peso rilevante sugli Usa dove la regola per cui le azioni hanno reso di più delle obbligazioni è confermata dai dati. 

Altro punto su cui non mi trovo d'accordo è la sua avversione sui fondi pensione. Posso capire quelli aperti (anche se non del tutto) ma per quelli negoziali, vale a dire quelli proposti per la tua categoria professionale, si hanno tanti vantaggi, oltre a quelli fiscali anche il contributo datoriale. 

Sono invece ovviamente e totalmente d'accordo sul resto, sul fatto di non affidarsi alle banche e ai promotori, di diffidare di certi articoli giornalistici (anche se devo dire che il Sole Plus più volte ha fatto buone inchieste sui prodotti del settore)  e di imparare le basi dell'investimento. Nel libro vengono come detto spiegati soprattutto i titoli più prudenti ma utili, in particolare degno di nota la spiegazione sui Btpi e Btp Italia.   Consiglio quindi l'acquisto di "I nostri soldi e l'inflazione", soprattutto se non hai mai letto nulla sull'autore.

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