Posso compensare minusvalenze, derivanti da operazioni finanziarie eseguite tramite banca, con plusvalenze derivanti dalla vendita di monete d'oro a un agente diverso dalla banca depositaria del conto titoli? Come devo comportarmi per la dichiarazione dei redditi? Come si collegano le rispettive situazioni fiscali di minus/plusvalenze? Preciso che non possiedo documentazione relativa all'acquisto delle monete, accumulate in diverse decine di anni.
Qualora il contribuente abbia posto in essere entrambe le cessioni - relative sia alle operazioni finanziarie (in senso lato) che ai metalli preziosi allo stato monetato - avvalendosi del regime dichiarativo, egli potrà compensare ordinariamente (ma non oltre il quarto anno) le plusvalenze e le minusvalenze così realizzate compilando il quadro RT del modello Redditi persone fisiche.
Qualora invece il realizzo sia avvenuto in regime amministrato, l’utilizzo in compensazione delle minusvalenze avviene da parte dell’intermediario e resta circoscritto al medesimo rapporto nel quale sono realizzate le plusvalenze.
Affinché il loro utilizzo in compensazione possa essere conseguito nell’ambito di un altro rapporto, purché intestato sempre al medesimo soggetto, oppure in regime dichiarativo, è necessaria la preliminare revoca dell’opzione per il regime nel quale esse sono maturate, da effettuare entro la scadenza dell’anno solare, con effetti dal periodo d’imposta successivo (articolo 6, comma 2, del Dlgs 461/1997).
Si evidenzia che nella cessione dei metalli preziosi, in mancanza della documentazione del loro costo di acquisto, le plusvalenze sono determinate in misura pari al 25% del corrispettivo della cessione (articolo 68, comma 7, del Tuir, Dpr 917/1986).
Consiglio infine la lettura della guida alla tassazione dell'oro fisico.
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