Per fare queste valutazioni partirò dai dati di bilancio pubblicati man mano, iniziando da uno degli storici conti deposito, Rendimax di Banca Ifis, società quotata in Borsa. Come vedrai dai dati che seguono, nel primo trimestre 2023 la banca ha mostrato un deciso aumento degli utili con anche un rafforzamento degli indici di patrimonialità (CET1) già ben oltre le soglie minime.
Dati Banca Ifis 2023
La banca specializzata in Npl e servizi alle imprese nel primo trimestre del 2023 ha cumulato un utile netto di gruppo pari a 45,9 milioni di euro, registrando una crescita del 31,4% rispetto ai 34,9 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno.
Dietro il buon andamento dei ricavi - il margine di intermediazione è cresciuto del 7,7% a 175,8 milioni di euro rispetto ai 163,3 milioni di euro del primo trimestre 2022 – c’è l’andamento brillante del settore Commercial & Corporate Banking, che a sua volta è stato trainato dal rialzo dei tassi di interesse, in linea con tutte le altre banche italiane ed europee.
A crescere è ad esempio l’area Factoring, con 42,8 milioni di euro e un incremento del 7,3%, grazie all’aumento del margine di interesse e delle commissioni nette. Così come in crescita è la performance dell’Area Corporate Banking & Lending (29,8 milioni di euro, +58,7% rispetto al dato del 31 marzo 2022).
Ma a tenere è anche la “gamba” del Leasing (15,3 milioni di euro, dato in sostanziale stabilità rispetto al 31 marzo 2022).
Positivo, anche se non scontato, il fatto che i ricavi del settore Npl (recupero crediti incagliati) siano sostanzialmente stabili: lo scenario inflattivo e l’incremento dei tassi di interesse «non evidenziano ad oggi impatti significativi » sull’attività di recupero stragiudiziale e sui nuovi piani volontari di pagamento, che tuttavia rimangono «oggetto di attento monitoraggio da parte della banca». I recuperi di cassa sui portafogli acquistati sono stati pari a 97,5 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto al primo trimestre del 2022.
Banca Ifis guarda «con positività al prosieguo dell’anno in corso nel quale puntiamo con decisione a raggiungere i target di utili, già rivisti al rialzo rispetto agli obiettivi annunciati».
Intanto sotto il profilo della remunerazione, grazie a un Cet 1 al 15,21% (dal 15,01% di fine 2022), la banca punta a passare una logica di un dividendo stabile a quella di approccio progressivo.
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