Come scegliere il migliore prestito per l’acquisto di un’automobile
Il mercato dell’auto è in crisi da mesi e sempre più italiani rimandano l’acquisto di questo bene o di altri beni durevoli. Del resto acquistare un’auto è una scelta difficile e impegnativa in termini monetari.
Quando si compra un’automobile un’opzione importante da decidere è come pagarla: contanti o finanziamento. In linea generale si deve ricordare che un prestito ha dei costi, per cui se si dispone dei soldi, meglio pagare in contanti.
Mi ha stupito invece leggere che ben 8 italiani su 10 comprano l’auto a rate. Questo in realtà non è sempre negativo, occorre valutare però pro e contro.
Se si opta per il finanziamento ci sono due soluzioni possibili:
Per le case automobilistiche il finanziamento è un business importante e redditizio, prova ne è che tutte le principali case hanno una loro finanziaria: : Volkswagen Financial, Nissan Finanziaria, Toyota Financial, Citroen Financial, Banque PSA Finance (Citroen e Peugeot), Renault Financial, Hyundai Finanziaria, Sava (Fiat) etc
Chi vende auto quindi offre sempre anche la possibilità di pagare a rate. L’offerta di finanziamento però spesso non è trasparente. Nonostante la nuova normativa europea in merito, abbondano ancora le pubblicità ingannevoli che sparano a grandi caratteri “Interessi zero”. Quando si confrontano i finanziamenti occorre però guardare al TAEG, un indicatore che sintetizza il costo totale del prestito comprendendo non solo il tasso di interesse (TAN) ma anche altre voci quali commissioni di istruttoria, spese di incasso etc.
Spesso le offerte a TAN 0% presentano quindi nella realtà un TAEG elevato, a volte a due cifre. Ricordo che la normativa sulla Trasparenza prevede che ogni forma pubblicitaria di finanziamento ai consumatori presenti un esempio significativo con il TAEG che deve essere l’elemento più in rilievo.
In altri casi si indicano offerte con la dicitura “A partire da...”. Peccato che tale proposta si riferisca a modelli base introvabili, mentre per il modello scelto i costi aumentano sensibilmente.
Sempre la nuova normativa sul Credito ai Consumatori prevede che al richiedente sia consegnato un modulo europeo (Esis) uguale per tutti che consenta quindi agevolmente di confrontare le varie proposte di finanziamento. Raramente però tale modello è consegnato in concessionaria. Addirittura spesso i venditori di auto ne ignorano l’esistenza. Il preventivo viene quindi fatto a voce o su fogli di carta improvvisati e non è raro che il TAEG indicato sia errato (circa in un terzo dei casi in base ad una ricerca di Altroconsumo).
Le condizioni proposte in concessionaria vanno quindi attentamente lette e verificate. In vari casi comunque si possono trovare ottime offerte con TAEG vicini allo zero, specialmente da parte di quelle case che cercano tramite il finanziamento di incentivare le vendite.
La trasparenza in banca è sicuramente superiore rispetto ai concessionari. Nella maggior parte dei casi si ottiene l’Esis e anche i calcoli sono corretti. Le banche del resto sono più controllate e i finanziamenti rientrano nella loro attività abituale, mentre in concessionaria è un’attività accessoria anche se a volte è quella che porta maggiori profitti.
In banca però spesso (57% dei casi) viene richiesta l’apertura del conto corrente e in vari casi anche una polizza assicurativa (anche se facoltativa a parole). Al finanziamento si aggiungono quindi altri costi.
In banca poi non esistono le offerte proposte a volte dai concessionari (come abbiamo detto si possono trovare finanziamenti con Taeg vicini allo zero in quanto si cerca di vendere auto) e i tassi partono in media dall’8% circa.
Occorre però:
Va infine ricordato che in caso di prestito finalizzato (quello in concessionaria) qualora il venditore non adempia al contratto consegnando l’auto (per esempio in caso di fallimento) dopo aver posto il venditore in mora si ha diritto ad interrompere il pagamento delle rate e alla restituzione di quanto già eventualmente versato per il finanziamento. Se invece si è pagato indirettamente con il finanziamento in banca il prestito va onorato fino alla fine. Il cliente che paga a rate con un prestito finalizzato è quindi in questo caso più tutelato dalla legge di quello che paga in contanti anche se tramite un prestito personale in banca.
Il mercato dell’auto è in crisi da mesi e sempre più italiani rimandano l’acquisto di questo bene o di altri beni durevoli. Del resto acquistare un’auto è una scelta difficile e impegnativa in termini monetari.
Quando si compra un’automobile un’opzione importante da decidere è come pagarla: contanti o finanziamento. In linea generale si deve ricordare che un prestito ha dei costi, per cui se si dispone dei soldi, meglio pagare in contanti.
Mi ha stupito invece leggere che ben 8 italiani su 10 comprano l’auto a rate. Questo in realtà non è sempre negativo, occorre valutare però pro e contro.
Se si opta per il finanziamento ci sono due soluzioni possibili:
- ricorrere al prestito auto di una banca o finanziaria
- accettare la proposta della finanziaria del concessionario
Prestito Auto in concessionaria o in banca?
Concessionario d’auto
La maggioranza degli acquirenti opta per il finanziamento diretto del concessionario. Si tratta sicuramente della scelta più comoda: si ha un unico interlocutore e non si devono ricercare offerte alternative. Ma è sempre la scelta migliore?Per le case automobilistiche il finanziamento è un business importante e redditizio, prova ne è che tutte le principali case hanno una loro finanziaria: : Volkswagen Financial, Nissan Finanziaria, Toyota Financial, Citroen Financial, Banque PSA Finance (Citroen e Peugeot), Renault Financial, Hyundai Finanziaria, Sava (Fiat) etc
Chi vende auto quindi offre sempre anche la possibilità di pagare a rate. L’offerta di finanziamento però spesso non è trasparente. Nonostante la nuova normativa europea in merito, abbondano ancora le pubblicità ingannevoli che sparano a grandi caratteri “Interessi zero”. Quando si confrontano i finanziamenti occorre però guardare al TAEG, un indicatore che sintetizza il costo totale del prestito comprendendo non solo il tasso di interesse (TAN) ma anche altre voci quali commissioni di istruttoria, spese di incasso etc.
Spesso le offerte a TAN 0% presentano quindi nella realtà un TAEG elevato, a volte a due cifre. Ricordo che la normativa sulla Trasparenza prevede che ogni forma pubblicitaria di finanziamento ai consumatori presenti un esempio significativo con il TAEG che deve essere l’elemento più in rilievo.
In altri casi si indicano offerte con la dicitura “A partire da...”. Peccato che tale proposta si riferisca a modelli base introvabili, mentre per il modello scelto i costi aumentano sensibilmente.
Sempre la nuova normativa sul Credito ai Consumatori prevede che al richiedente sia consegnato un modulo europeo (Esis) uguale per tutti che consenta quindi agevolmente di confrontare le varie proposte di finanziamento. Raramente però tale modello è consegnato in concessionaria. Addirittura spesso i venditori di auto ne ignorano l’esistenza. Il preventivo viene quindi fatto a voce o su fogli di carta improvvisati e non è raro che il TAEG indicato sia errato (circa in un terzo dei casi in base ad una ricerca di Altroconsumo).
Le condizioni proposte in concessionaria vanno quindi attentamente lette e verificate. In vari casi comunque si possono trovare ottime offerte con TAEG vicini allo zero, specialmente da parte di quelle case che cercano tramite il finanziamento di incentivare le vendite.
In banca o finanziaria
L’alternativa al concessionario è il tradizionale prestito in banca o in una finanziaria come IBL. Mentre il prestito in concessionaria è finalizzato all’acquisto e quindi si riceve esattamente il corrispondente valore dell’auto, in banca occorre chiedere esplicitamente una cifra pari al valore di acquisto (la differenza sostanziale è che nel prestito finalizzato in concessionaria il cliente non riceve i soldi, ma può ritirare subito il bene. In banca invece riceve i soldi e con questi può pagare l’auto in contanti).La trasparenza in banca è sicuramente superiore rispetto ai concessionari. Nella maggior parte dei casi si ottiene l’Esis e anche i calcoli sono corretti. Le banche del resto sono più controllate e i finanziamenti rientrano nella loro attività abituale, mentre in concessionaria è un’attività accessoria anche se a volte è quella che porta maggiori profitti.
In banca però spesso (57% dei casi) viene richiesta l’apertura del conto corrente e in vari casi anche una polizza assicurativa (anche se facoltativa a parole). Al finanziamento si aggiungono quindi altri costi.
In banca poi non esistono le offerte proposte a volte dai concessionari (come abbiamo detto si possono trovare finanziamenti con Taeg vicini allo zero in quanto si cerca di vendere auto) e i tassi partono in media dall’8% circa.
Meglio il finanziamento in banca o dal concessionario?
In definitiva quindi nonostante in banca ci sia maggiore trasparenza, nelle concessionarie d’auto è possibile ottenere a volte condizioni migliori.Occorre però:
- verificare che il Taeg e i costi siano corretti in quanto spesso vengono riportati erroneamente
- confrontare le proposte di vari concessionari in quanto anche quelli della stessa casa automobilistica possono applicare condizioni diverse
Va infine ricordato che in caso di prestito finalizzato (quello in concessionaria) qualora il venditore non adempia al contratto consegnando l’auto (per esempio in caso di fallimento) dopo aver posto il venditore in mora si ha diritto ad interrompere il pagamento delle rate e alla restituzione di quanto già eventualmente versato per il finanziamento. Se invece si è pagato indirettamente con il finanziamento in banca il prestito va onorato fino alla fine. Il cliente che paga a rate con un prestito finalizzato è quindi in questo caso più tutelato dalla legge di quello che paga in contanti anche se tramite un prestito personale in banca.
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