Già in passato più volte mi ero occupato del tema tassazione sul Forex, il mercato delle valute. A lungo infatti non era chiaro se i guadagni in tale mercato fossero soggetti a tassazione. L’unico riferimento normativo era l’articolo 67 del DPR n.917 del 22/12/1986 che stabiliva con certezza che i guadagni sulle operazioni in valuta andavano tassati se:
A seguito di questa modifica Assosim a chiesto chiarimenti all’Agenzia delle Entrate, chiarimento che è arrivato con la risoluzione 2011/149353 del 19 ottobre 2011 con la quale si è convenuto che le minusvalenze sono deducibili. Questa deducibilità a vigore a partire dal 19 settembre 2010, data di entrata in vigore della modifica del TUF.
Con la manovra finanziaria estiva inoltre la tassazione sui derivati, e quindi sui contratti in valuta, è stata alzata al 20%.
In conclusione quindi le operazioni sul Forex sono tassate come le normali attività finanziarie: 20% con possibilità di dedurre eventuali minusvalenze. Tutti i dettagli li trovi nel libro La fiscalità nel Forex, per evitare di pagare sanzioni per errori nella Dichiarazione
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- nell'anno solare, la giacenza complessiva di tutti i depositi e conti correnti in valuta intrattenuti sia superiore a 51.645,69 euro (i vecchi 100 milioni di lire)
- per almeno 7 giorni lavorativi continui.
Prima interpretazione: le tasse sul Forex si pagano
A fugare questi dubbi arrivo la risoluzione 67/E del 6 luglio 2010 dell’Agenzia delle Entrate con la quale si rilevava che:- le plusvalenze realizzate alla fine della giornata tramite contratti rolling spot (rollover) devono essere dichiarate nella sezione II del quadro RT di Unico. A queste si applica l'imposta sostitutiva nella misura del 12,50%;
- le minusvalenze e i differenziali negativi non sono deducibili.
Seconda interpretazione: le minusvalenze sul Forex sono deducibili
In seguito però c’è stata una modifica nel cosiddetto Testo Unico della Finanza per cui i contratti di acquisto e vendita di valuta, estranei a transazioni commerciali sono stati assimilati ai contratti derivati.A seguito di questa modifica Assosim a chiesto chiarimenti all’Agenzia delle Entrate, chiarimento che è arrivato con la risoluzione 2011/149353 del 19 ottobre 2011 con la quale si è convenuto che le minusvalenze sono deducibili. Questa deducibilità a vigore a partire dal 19 settembre 2010, data di entrata in vigore della modifica del TUF.
Con la manovra finanziaria estiva inoltre la tassazione sui derivati, e quindi sui contratti in valuta, è stata alzata al 20%.
In conclusione quindi le operazioni sul Forex sono tassate come le normali attività finanziarie: 20% con possibilità di dedurre eventuali minusvalenze. Tutti i dettagli li trovi nel libro La fiscalità nel Forex, per evitare di pagare sanzioni per errori nella Dichiarazione
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