Molti lettori di Banca Del Risparmio sono piccoli risparmiatori che cercano consigli su come investire in modo sicuro e redditizio i propri soldi. L’educazione finanziaria in Italia è carente, per questo le banche possono ancora imporci le loro scelte di investimento. E’ quindi essenziale, oltre a ricercare consigli, accrescere le proprie conoscenze e basi finanziarie.
Oggi intervisto Giacomo Saver, un blogger che come me cerca di “difendere” il piccolo risparmiatore dalle false promesse delle banche.
E’ una lunga intervista, ma merita di essere letta tutta fino in fondo. Ricorda la prima arma è la conoscenza, la seconda è l’azione. Se non conosci non puoi fare la mossa giusta, ma quando conosci devi agire altrimenti ciò che hai imparato non sarà servito a nulla. In questa intervista troverai conoscenza e motivi per agire.
Ciao Giacomo. Per cominciare penso sia dovuta una tua presentazione.
Ciao Luca. Sono conosciuto in Rete come il bancario pentito. E credo che nessun altro appellativo descriva meglio ciò che mi sento e qual è la mia 'identità ' più profonda. Dopo aver lavorato in banca parecchi anni ho detto basta. Mi sono stufato di essere costretto dalla direzione commerciale a vendere prodotti finanziari pessimi, come le obbligazioni strutturate, le polizze vita ed i fondi comuni, che nella migliore delle ipotesi non rendevano nulla ai risparmiatori. Anzi, spesso li facevano perdere proprio a causa degli enormi costi che gravano su questi contratti di cui gli investitori nemmeno sono pienamente consapevoli.
Al che mi sono detto: “qui c'è qualche cosa che non va. Le banche guadagnano carpendo la buona fede della gente, ossia delle persone che credono di investire i propri soldi ed invece fanno in primo luogo l'interesse della banca che tosa i loro risparmi non appena le vengono consegnati”. A questo punto è nato un profondo dissidio interiore (hai presente quello di Petrarca? :) e la mia professionalità è stata mortificata. “Non sei qui per fare il consulente, ma per vendere” fu l'ultima “cazziata” del capo area non appena gli dissi che trovavo ingiusto fare pressione psicologica sui clienti affinché questi prendessero al volo le opportunità (fregature) che avevamo in serbo per loro.
Quindi alla fine hai abbandonato il lavoro in banca?
Sì, ero entrato in banca con l'obiettivo di diventare un professionista della consulenza finanziaria. Volevo essere di aiuto alla gente, che avrebbe ottenuto un valore aggiunto grazie alla mia formazione accademica ed all'esperienza di tanti anni da 'appassionato'. Quando mi sono accorto che ero un “venditore del Folletto”, ma che invece di vendere aspirapolveri vendevo polvere e basta, ho iniziato a diventare insofferente. Il frutto del mio lavoro erano clienti giustamente insoddisfatti, lamentele continue a causa delle perdite subite.
Trascorrevo le giornate a raccontare bugie: “vedrà che nel lungo periodo le cose si aggiusteranno, i nostri analisti sono positivi sul futuro dei mercati (e quando mai non lo sono?)” e così via. Al che è nata l'idea di un blog che mi rendesse libero di dire a tutti la verità . E di insegnare agli amici che lo frequentano come fare per investire con semplicità e con il massimo risparmio i loro soldi.
Cosa suggerisci al piccolo risparmiatore italiano per evitare le fregature in banca?
Per prima cosa tenere alta la guardia. I risparmiatori devono essere consapevoli che la persona che sta dall'altra parte della scrivania ha interessi in conflitto con i loro. Questo deriva dal fatto che il 'consulente' riceve una provvigione per ogni contratto 'chiuso' oppure ottiene un premio se vende un determinato strumento finanziario. E' quindi fondamentale fare due cose:
Quali sono i motivi per cui l'investitore italiano non riesce a far fruttare il proprio capitale lasciando che l’inflazione piano piano lo renda più povero?
Beh, penso per due ragioni: la prima è la convinzione che ormai l'inflazione sia un nemico “battuto e morto dietro la collina” come canta De Gregori. La realtà però è un'altra. Anche un tasso di inflazione basso negli anni diventa pericoloso, come un tarlo che rosicchia il legno senza che tu te ne accorga. Ad un tratto vai in soffitta a prendere una sedia in più per un ospite che si è aggiunto e non la trovi, perché è stata corrosa e rosicchiata sotto i tuoi occhi giorno dopo giorno.
Il secondo motivo è che le banche raccontano la storiella che i mercati azionari hanno offerto sempre rendimenti positivi oltre al tasso di inflazione. E questo solletica l'avidità delle persone a fare impieghi potenzialmente più redditizi di un banale titolo di stato indicizzato. Con la differenza che quest'ultimo ti garantisce un tasso di interesse positivo e la copertura dall'inflazione, mentre il mercato azionario non garantisce proprio nulla.
Credi quindi che aumentare la propria cultura finanziaria possa portare al piccolo risparmiatore un maggior benessere finanziario o alla fine ogni sforzo è inutile perché è troppo difficile e comunque non c’è modo di spuntare rendimenti superiori alla media?
Guarda, sono convinto che una sana cultura finanziaria sia un requisito indispensabile per investire al meglio i nostri soldi. Anzitutto occorre capire bene dove stiano le fregature, poi è importante acquisire le conoscenze necessarie per muoversi da soli nella foresta degli investimenti in modo autonomo e sicuro. Molte persone penseranno che questo è complicato e fuori dalla loro portata.
Nulla di più sbagliato. Le cose sono molto più semplici rispetto a quanto le banche vogliono farci credere. Loro hanno tutto l'interesse a complicare le cose per farci credere che occorra affidarsi a dei professionisti per investire con successo. Al contrario, pochi accorgimenti ed una base di cultura finanziaria sono sufficienti per trasformare il risparmiatore inconsapevole in un investitore di successo.
Ma come può il piccolo risparmiatore imparare le basi per investire in maniera sicura ma anche redditizia? Può informarsi da fonti indipendenti e studiare. Su internet ci sono molti siti di studi e analisi indipendenti, ma nessuno di quelli che conosco (ed apprezzo) sono specifici per la formazione finanziaria rivolta al piccolo risparmiatore, ad eccezione di Banca del Risparmio. Per questo è nata l'idea del blog Segreti Bancari.
A tal proposito hai scritto recentemente un ebook "L'investimento Perfetto". Descrivi brevemente, a chi si rivolge, perché una persona che desidera saperne di più per migliorare i suoi investimenti dovrebbe leggerlo?
Ho scritto L'Investimento Perfetto rivolgendomi ad un cliente tipico della banca per la quale lavoravo: persone che non hanno il tempo né la voglia di diventare esperti di finanza. Amici che vorrebbero disporre di un 'set' già pronto di strumenti e strategie testate per investire da subito con successo.
Che cosa vuole, di solito, il risparmiatore? Ottenere un guadagno soddisfacente dal proprio capitale senza rischiare di perderlo. Per questa ragione le persone sottoscrivono le obbligazioni a capitale garantito offerte dalla propria banca. Purtroppo, però, questi strumenti danno solo delusioni a causa dei costi impliciti che il cliente non sa manco di pagare.
Ma allora che cosa deve fare il risparmiatore? Stare alla larga della borsa? Come può cercare di ottenere un guadagno superiore al magro interesse offerto dai titoli di stato senza correre rischi? Come può investire i suoi soldi utilizzando strategie 'low cost' ma efficaci?
L'Investimento Perfetto è una guida 'passo passo' che prende per mano il risparmiatore e gli insegna tutto quello che deve sapere per investire da solo. Una sorta di manuale di cucina che ti dà gli ingredienti e la semplice ma efficace ricetta per realizzare un investimento su misura. Proprio perché è bene che le persone acquisiscano consapevolezza di ciò che fanno, l'ebook va dritto al sodo. Svela i segreti 'spillasoldi' usati dalle banche e mette le persone in grado di costruire un portafoglio basato sulle loro esigenze in modo semplice. Soddisfatti o rimborsati!!
Hai un ultimo consiglio per i lettori di Banca del Risparmio?
Quello di leggere ed informarsi. Bastano pochi siti web ben fatti, curati da persone competenti ed indipendenti come te, per crescere finanziariamente. E ricordare che il reddito dei propri investimenti cresce di pari passo con la formazione ricevuta. Continuare a studiare e a crescere è un obiettivo da inseguire con determinazione. Il che vale, naturalmente, anche e soprattutto per me. Solo così posso aiutare le persone a raggiungere il successo finanziario.
Grazie Giacomo!
Questa è la prima intervista che ho fatto su Banca del Risparmio, non so a te, ma a me è piaciuta molto. Come già indicato, ci puoi trovare conoscenza e soprattutto motivi per agire e iniziare un tuo percorso di crescita finanziaria. Per dirla come Giacomo, non occorre essere esperti, basta imparare poche regole fondamentali, a cominciare da come evitare le fregature.
Se vuoi saperne di più ti rinvio all’ebook scritto da Giacomo: L'Investimento Perfetto. Per chi è interessato a leggerlo, Giacomo ha concesso ai lettori di questo blog una bella promozione: mezz’ora di consulenza gratuita al telefono via Skype. Dopo aver letto l’Investimento Perfetto avrai quindi 30 minuti per fare domande direttamente all’autore per trovare l'investimento perfetto per te. Siccome ovviamente anche le ore di Giacomo sono 24 al giorno, la promozione è limitata alle prime 10 persone.
ps. Conosci i PAC, i programmi di accumulo del capitale? Sono in pratica una forma di investimento a rate, ogni mese o trimestre investi una cifra, in modo da avere al termine di un periodo di 10-30 anni un capitale. Ti segnalo che sul tema Giacomo ha scritto un nuovo ebook, Formula della ricchezza, che ti spiega al meglio come utilizzare questi strumenti.
Oggi intervisto Giacomo Saver, un blogger che come me cerca di “difendere” il piccolo risparmiatore dalle false promesse delle banche.
E’ una lunga intervista, ma merita di essere letta tutta fino in fondo. Ricorda la prima arma è la conoscenza, la seconda è l’azione. Se non conosci non puoi fare la mossa giusta, ma quando conosci devi agire altrimenti ciò che hai imparato non sarà servito a nulla. In questa intervista troverai conoscenza e motivi per agire.
Ciao Giacomo. Per cominciare penso sia dovuta una tua presentazione.
Ciao Luca. Sono conosciuto in Rete come il bancario pentito. E credo che nessun altro appellativo descriva meglio ciò che mi sento e qual è la mia 'identità ' più profonda. Dopo aver lavorato in banca parecchi anni ho detto basta. Mi sono stufato di essere costretto dalla direzione commerciale a vendere prodotti finanziari pessimi, come le obbligazioni strutturate, le polizze vita ed i fondi comuni, che nella migliore delle ipotesi non rendevano nulla ai risparmiatori. Anzi, spesso li facevano perdere proprio a causa degli enormi costi che gravano su questi contratti di cui gli investitori nemmeno sono pienamente consapevoli.
Al che mi sono detto: “qui c'è qualche cosa che non va. Le banche guadagnano carpendo la buona fede della gente, ossia delle persone che credono di investire i propri soldi ed invece fanno in primo luogo l'interesse della banca che tosa i loro risparmi non appena le vengono consegnati”. A questo punto è nato un profondo dissidio interiore (hai presente quello di Petrarca? :) e la mia professionalità è stata mortificata. “Non sei qui per fare il consulente, ma per vendere” fu l'ultima “cazziata” del capo area non appena gli dissi che trovavo ingiusto fare pressione psicologica sui clienti affinché questi prendessero al volo le opportunità (fregature) che avevamo in serbo per loro.
Quindi alla fine hai abbandonato il lavoro in banca?
Sì, ero entrato in banca con l'obiettivo di diventare un professionista della consulenza finanziaria. Volevo essere di aiuto alla gente, che avrebbe ottenuto un valore aggiunto grazie alla mia formazione accademica ed all'esperienza di tanti anni da 'appassionato'. Quando mi sono accorto che ero un “venditore del Folletto”, ma che invece di vendere aspirapolveri vendevo polvere e basta, ho iniziato a diventare insofferente. Il frutto del mio lavoro erano clienti giustamente insoddisfatti, lamentele continue a causa delle perdite subite.
Trascorrevo le giornate a raccontare bugie: “vedrà che nel lungo periodo le cose si aggiusteranno, i nostri analisti sono positivi sul futuro dei mercati (e quando mai non lo sono?)” e così via. Al che è nata l'idea di un blog che mi rendesse libero di dire a tutti la verità . E di insegnare agli amici che lo frequentano come fare per investire con semplicità e con il massimo risparmio i loro soldi.
Cosa suggerisci al piccolo risparmiatore italiano per evitare le fregature in banca?
Per prima cosa tenere alta la guardia. I risparmiatori devono essere consapevoli che la persona che sta dall'altra parte della scrivania ha interessi in conflitto con i loro. Questo deriva dal fatto che il 'consulente' riceve una provvigione per ogni contratto 'chiuso' oppure ottiene un premio se vende un determinato strumento finanziario. E' quindi fondamentale fare due cose:
- prendere tempo e farsi rilasciare la documentazione relativa all'investimento proposto in modo da esaminarla con calma a casa oppure farla esaminare
- essere diffidente e valutare il grado di persuasione utilizzato. Tanto più la proposta è “limitata nel tempo”, da “prendere al volo”, “una grande opportunità ” e così via, tanto maggiore è il rischio di prendere una fregatura.
Quali sono i motivi per cui l'investitore italiano non riesce a far fruttare il proprio capitale lasciando che l’inflazione piano piano lo renda più povero?
Beh, penso per due ragioni: la prima è la convinzione che ormai l'inflazione sia un nemico “battuto e morto dietro la collina” come canta De Gregori. La realtà però è un'altra. Anche un tasso di inflazione basso negli anni diventa pericoloso, come un tarlo che rosicchia il legno senza che tu te ne accorga. Ad un tratto vai in soffitta a prendere una sedia in più per un ospite che si è aggiunto e non la trovi, perché è stata corrosa e rosicchiata sotto i tuoi occhi giorno dopo giorno.
Il secondo motivo è che le banche raccontano la storiella che i mercati azionari hanno offerto sempre rendimenti positivi oltre al tasso di inflazione. E questo solletica l'avidità delle persone a fare impieghi potenzialmente più redditizi di un banale titolo di stato indicizzato. Con la differenza che quest'ultimo ti garantisce un tasso di interesse positivo e la copertura dall'inflazione, mentre il mercato azionario non garantisce proprio nulla.
Credi quindi che aumentare la propria cultura finanziaria possa portare al piccolo risparmiatore un maggior benessere finanziario o alla fine ogni sforzo è inutile perché è troppo difficile e comunque non c’è modo di spuntare rendimenti superiori alla media?
Guarda, sono convinto che una sana cultura finanziaria sia un requisito indispensabile per investire al meglio i nostri soldi. Anzitutto occorre capire bene dove stiano le fregature, poi è importante acquisire le conoscenze necessarie per muoversi da soli nella foresta degli investimenti in modo autonomo e sicuro. Molte persone penseranno che questo è complicato e fuori dalla loro portata.
Nulla di più sbagliato. Le cose sono molto più semplici rispetto a quanto le banche vogliono farci credere. Loro hanno tutto l'interesse a complicare le cose per farci credere che occorra affidarsi a dei professionisti per investire con successo. Al contrario, pochi accorgimenti ed una base di cultura finanziaria sono sufficienti per trasformare il risparmiatore inconsapevole in un investitore di successo.
Ma come può il piccolo risparmiatore imparare le basi per investire in maniera sicura ma anche redditizia? Può informarsi da fonti indipendenti e studiare. Su internet ci sono molti siti di studi e analisi indipendenti, ma nessuno di quelli che conosco (ed apprezzo) sono specifici per la formazione finanziaria rivolta al piccolo risparmiatore, ad eccezione di Banca del Risparmio. Per questo è nata l'idea del blog Segreti Bancari.
A tal proposito hai scritto recentemente un ebook "L'investimento Perfetto". Descrivi brevemente, a chi si rivolge, perché una persona che desidera saperne di più per migliorare i suoi investimenti dovrebbe leggerlo?
Ho scritto L'Investimento Perfetto rivolgendomi ad un cliente tipico della banca per la quale lavoravo: persone che non hanno il tempo né la voglia di diventare esperti di finanza. Amici che vorrebbero disporre di un 'set' già pronto di strumenti e strategie testate per investire da subito con successo.
Che cosa vuole, di solito, il risparmiatore? Ottenere un guadagno soddisfacente dal proprio capitale senza rischiare di perderlo. Per questa ragione le persone sottoscrivono le obbligazioni a capitale garantito offerte dalla propria banca. Purtroppo, però, questi strumenti danno solo delusioni a causa dei costi impliciti che il cliente non sa manco di pagare.
Ma allora che cosa deve fare il risparmiatore? Stare alla larga della borsa? Come può cercare di ottenere un guadagno superiore al magro interesse offerto dai titoli di stato senza correre rischi? Come può investire i suoi soldi utilizzando strategie 'low cost' ma efficaci?
L'Investimento Perfetto è una guida 'passo passo' che prende per mano il risparmiatore e gli insegna tutto quello che deve sapere per investire da solo. Una sorta di manuale di cucina che ti dà gli ingredienti e la semplice ma efficace ricetta per realizzare un investimento su misura. Proprio perché è bene che le persone acquisiscano consapevolezza di ciò che fanno, l'ebook va dritto al sodo. Svela i segreti 'spillasoldi' usati dalle banche e mette le persone in grado di costruire un portafoglio basato sulle loro esigenze in modo semplice. Soddisfatti o rimborsati!!
Hai un ultimo consiglio per i lettori di Banca del Risparmio?
Quello di leggere ed informarsi. Bastano pochi siti web ben fatti, curati da persone competenti ed indipendenti come te, per crescere finanziariamente. E ricordare che il reddito dei propri investimenti cresce di pari passo con la formazione ricevuta. Continuare a studiare e a crescere è un obiettivo da inseguire con determinazione. Il che vale, naturalmente, anche e soprattutto per me. Solo così posso aiutare le persone a raggiungere il successo finanziario.
Grazie Giacomo!
Questa è la prima intervista che ho fatto su Banca del Risparmio, non so a te, ma a me è piaciuta molto. Come già indicato, ci puoi trovare conoscenza e soprattutto motivi per agire e iniziare un tuo percorso di crescita finanziaria. Per dirla come Giacomo, non occorre essere esperti, basta imparare poche regole fondamentali, a cominciare da come evitare le fregature.
Se vuoi saperne di più ti rinvio all’ebook scritto da Giacomo: L'Investimento Perfetto. Per chi è interessato a leggerlo, Giacomo ha concesso ai lettori di questo blog una bella promozione: mezz’ora di consulenza gratuita al telefono via Skype. Dopo aver letto l’Investimento Perfetto avrai quindi 30 minuti per fare domande direttamente all’autore per trovare l'investimento perfetto per te. Siccome ovviamente anche le ore di Giacomo sono 24 al giorno, la promozione è limitata alle prime 10 persone.
ps. Conosci i PAC, i programmi di accumulo del capitale? Sono in pratica una forma di investimento a rate, ogni mese o trimestre investi una cifra, in modo da avere al termine di un periodo di 10-30 anni un capitale. Ti segnalo che sul tema Giacomo ha scritto un nuovo ebook, Formula della ricchezza, che ti spiega al meglio come utilizzare questi strumenti.
"Hai un ultimo consiglio per i lettori di Banca del Risparmio?
RispondiEliminaQuello di leggere ed informarsi. Bastano pochi siti web ben fatti, curati da persone competenti ed indipendenti come te, per crescere finanziariamente."
Potreste indicarne alcuni oltre a questo? (ottimo peraltro)