Secondo un’analisi di CPP Italia, il 57% delle carte di credito emesse in Italia non sono utilizzate e rimangono quindi nei cassetti degli italiani.
In Italia le carte di credito hanno avuto una forte crescita, dai 17 milioni del 2000 ai 37,6 milioni del 2008. Ma di queste, 21,5 milioni di carte di credito non sono mai state utilizzate.
Le banche puntano infatti agli introiti sulle transazioni con carta di credito. Anche se rinunciano al canone della carta di credito infatti, per ogni transazione effettuata presso i negozi con la carta le banche ricevono una piccola percentuale. Inoltre la carte di credito viene vista come strumento per fidelizzare ulteriormente il cliente.
Alcune banche regalano invece le carte revolving, che prevedono il pagamento a rate degli acquisti effettuati con tassi di interesse molto alti, mediamente oltre il 15%.
CPP ha calcolato che alle banche tutte queste carte di credito inutilizzate costano circa 20 milioni di euro il primo anno di emissione, fra costi dell’operatore, contratti, costo della carta etc.
Ma anche negli anni successivi all’emissione alla banca la carta di credito costa 3-4 euro al pezzo. Insomma uno spreco frutto di una politica commerciale sbagliata che non guarda alle esigenze del cliente.
In Italia le carte di credito hanno avuto una forte crescita, dai 17 milioni del 2000 ai 37,6 milioni del 2008. Ma di queste, 21,5 milioni di carte di credito non sono mai state utilizzate.
Perché le carte di credito non vengono utilizzate?
La risposta sta nel fatto che ovviamente queste carte non servivano al cliente ma sono state fornite “forzatamente”. Le carte di credito infatti hanno avuto una veloce espansione grazie ai conti a pacchetto che nel costo del canone già includono le carte di credito. Inoltre sempre più banche, a cominciare dalle banche online, forniscono le carte di credito gratuitamente.Le banche puntano infatti agli introiti sulle transazioni con carta di credito. Anche se rinunciano al canone della carta di credito infatti, per ogni transazione effettuata presso i negozi con la carta le banche ricevono una piccola percentuale. Inoltre la carte di credito viene vista come strumento per fidelizzare ulteriormente il cliente.
Alcune banche regalano invece le carte revolving, che prevedono il pagamento a rate degli acquisti effettuati con tassi di interesse molto alti, mediamente oltre il 15%.
CPP ha calcolato che alle banche tutte queste carte di credito inutilizzate costano circa 20 milioni di euro il primo anno di emissione, fra costi dell’operatore, contratti, costo della carta etc.
Ma anche negli anni successivi all’emissione alla banca la carta di credito costa 3-4 euro al pezzo. Insomma uno spreco frutto di una politica commerciale sbagliata che non guarda alle esigenze del cliente.
Aggiungo anche che in molti casi le carte di credito vengono inviate al cliente senza che questo ne faccia richiesta.
RispondiEliminaQuesto succede molto spesso con le società finanziarie (oramai anche queste denominate Banche) che concedono i prestiti: all'estinzione del prestito, prontamente, anche se non richiesto, la società invia una carta di credito al cliente.
Del resto il cliente ha pagato regolarmente, quindi è affidabile, perchè non continuare a guadagnare con lui?
Io ne avrò ricevute almeno una decina così negli ultimi anni, ma non le ho mai neanche attivate avendo già quelle fornite dalla mia banca.