Se ne parlava da mesi ma finalmente c’è anche una data. La Banca d’Italia ha emanato nuove regole in materia di trasparenza per le operazioni bancarie e finanziare.
Già da inizio anno la Banca Centrale aveva cominciato a lavorare sulla bozza della nuova normativa. Successivamente ha avviato un tavolo di confronto con le banche, fase che si è conclusa lo scorso 17 maggio. Ora Banca d’Italia ha ufficializzato che le nuove regole saranno pubblicate in Gazzetta Ufficiale e soprattutto che gli intermediari saranno tenuti ad adeguarvisi entro il 31 dicembre prossimo.
In generale le nuove disposizioni mirano a migliorare la trasparenza dei rapporti tra gli intermediari finanziari,
banche in primis, e clienti rendendo più semplici le comunicazioni e facilitando il confronto delle varie proposte presenti sul mercato.
Detto così potrebbe apparire come la solita lettera di intenti poi puntualmente disattesa, ma bisogna ammettere che questa volta le novità sembrano importanti e serie, certo poi spetterà al cliente usufruirne e farle valere.
Vediamo in dettaglio i cambiamenti previsti:
Ovviamente come al solito spetterà a noi clienti far valere le nostre ragioni, questi saranno solo strumenti in più a nostra disposizione.
Già da inizio anno la Banca Centrale aveva cominciato a lavorare sulla bozza della nuova normativa. Successivamente ha avviato un tavolo di confronto con le banche, fase che si è conclusa lo scorso 17 maggio. Ora Banca d’Italia ha ufficializzato che le nuove regole saranno pubblicate in Gazzetta Ufficiale e soprattutto che gli intermediari saranno tenuti ad adeguarvisi entro il 31 dicembre prossimo.
In generale le nuove disposizioni mirano a migliorare la trasparenza dei rapporti tra gli intermediari finanziari,
banche in primis, e clienti rendendo più semplici le comunicazioni e facilitando il confronto delle varie proposte presenti sul mercato.
Detto così potrebbe apparire come la solita lettera di intenti poi puntualmente disattesa, ma bisogna ammettere che questa volta le novità sembrano importanti e serie, certo poi spetterà al cliente usufruirne e farle valere.
Vediamo in dettaglio i cambiamenti previsti:
- semplificazione dei documenti inviati alla clientela tramite l’adozione di standard predisposti da Banca d’Italia;
- imposizione di criteri per la redazione di documentazione che utilizzi un linguaggio non specialistico, ma semplice e chiaro;
- realizzazione di guide secondo modelli sempre formulati dalla banca centrale che illustrino sempre con semplicità e chiarezza i diritti del cliente.
- uso di indicatori sintetici di costo anche per conti correnti e affidamenti: al pari di quanto fatto oggi con il TAEG e l’ISC per il credito al consumo e i mutui, verrà realizzato un indicatore sintetico che aiuterà nel confronto fra le varie alternative di mercato ed ridurrà il rischio di costi nascosti;
- spedizione annuale di un documento che riepiloghi tutte le spese sostenute per il conto corrente. In questo modo sarà facile vedere effettivamente quanto ci costa il conto corrente, al di là del semplice canone. E sarà più semplice fare confronti nel caso si disponga di più conti correnti;
- inserimento nel catalogo delle banche di un conto corrente di base standard (in realtà già oggi c’è ma non è che abbia avuto molto successo, certo colpa delle banche che non lo pubblicizzano ma anche dei clienti che non si informano): il conto sarà costruito per rispondere ad esigenze di base, includerà un determinato numero di operazione e avrà un canone fisso predeterminato.
Ovviamente come al solito spetterà a noi clienti far valere le nostre ragioni, questi saranno solo strumenti in più a nostra disposizione.
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