5,5 miliardi di raccolta (il doppio dell’obiettivo, il 10% della raccolta di Mediobanca), una quota pari al 7% dei 75 miliardi di depositi in Italia e 170.00 conti. Questi sono i numeri di CheBanca!, la banca retail del gruppo Mediobanca, ad un anno dalla nascita.
La strategia di Che Banca sembra ora ripercorrere quella di ING, ex-banca dell’attuale amministratore delegato Christian Miccoli. “Che Banca punta a coprire tutte le esigenze dei clienti, in modo da essere la prima banca per tutti". Per fare questo si procederà con l'introduzione progressiva di nuovi prodotti.
Per ora CheBanca! offre un conto deposito, un conto “tascabile” e mutui, con una formula “mista” che integra Internet e filiali in tutta Italia. Gli sportelli sono arrivati a 51 ed entro l'anno si punta all'apertura di altri venti. Agli sportelli veri e propri vanno aggiunte 18 filiali mobili, che operano per lo più nei centri commeciali.
Il conto economico di CheBanca! verrà comunicato il 12 maggio, con la trimestrale Mediobanca. Gli obiettivi della banca retail guardano al pareggio di bilancio e a 400.0000 clienti in tre anni.
“Quando abbiamo iniziato due anni e mezzo fa, tutto quello che dicevamo non era ovvio, All'inizio siamo stati presi come dei visionari ed il progetto è stato accolto con diffidenza e scetticismo. Dopo la partenza a maggio dell'anno scorso, si è capito - ha evidenziato Alberto Nagel di Mediobanca - che avere una raccolta diretta retail è un requisito base fondamentale. Dopo una serie di scandali, si è cominciato a dire che bisognava proporre prodotti trasparenti, e se ne è cominciata a capire la lungimiranza".
Che Banca! ha ora circa 500 dipendenti. Caratteristiche di CheBanca! sono la comprensibilità delle proposte, l'omogeneità di trattamento del cliente nelle diverse filiali, la semplicità dell'interfaccia Internet, che verrà rinnovata a partire da metà maggio con un menù ad icone.
I clienti sono distribuiti per il 16% nel Nordest, per il 44% nel Nordovest, per il 22% nel Centro Italia e per il 18% nel Sud. La maggior parte (il 26%) ha tra i 35 e i 44 anni. Il 5% è di etá compresa tra i 18 e i 24 anni, il 18% tra i 25 e i 34 anni, il 19% tra i 45 e i 54, il 18% tra i 55 e i 64, mentre gli ultrasessantacinquenni sono il 14%.
Grazie a 35milioni di euro di investimenti pubblicitari, la banca, secondo una rilevazione Eurisko, ha raggiunto una notorietà del marchio del 65%.
La strategia di Che Banca sembra ora ripercorrere quella di ING, ex-banca dell’attuale amministratore delegato Christian Miccoli. “Che Banca punta a coprire tutte le esigenze dei clienti, in modo da essere la prima banca per tutti". Per fare questo si procederà con l'introduzione progressiva di nuovi prodotti.
Per ora CheBanca! offre un conto deposito, un conto “tascabile” e mutui, con una formula “mista” che integra Internet e filiali in tutta Italia. Gli sportelli sono arrivati a 51 ed entro l'anno si punta all'apertura di altri venti. Agli sportelli veri e propri vanno aggiunte 18 filiali mobili, che operano per lo più nei centri commeciali.
Il conto economico di CheBanca! verrà comunicato il 12 maggio, con la trimestrale Mediobanca. Gli obiettivi della banca retail guardano al pareggio di bilancio e a 400.0000 clienti in tre anni.
“Quando abbiamo iniziato due anni e mezzo fa, tutto quello che dicevamo non era ovvio, All'inizio siamo stati presi come dei visionari ed il progetto è stato accolto con diffidenza e scetticismo. Dopo la partenza a maggio dell'anno scorso, si è capito - ha evidenziato Alberto Nagel di Mediobanca - che avere una raccolta diretta retail è un requisito base fondamentale. Dopo una serie di scandali, si è cominciato a dire che bisognava proporre prodotti trasparenti, e se ne è cominciata a capire la lungimiranza".
Che Banca! ha ora circa 500 dipendenti. Caratteristiche di CheBanca! sono la comprensibilità delle proposte, l'omogeneità di trattamento del cliente nelle diverse filiali, la semplicità dell'interfaccia Internet, che verrà rinnovata a partire da metà maggio con un menù ad icone.
I clienti sono distribuiti per il 16% nel Nordest, per il 44% nel Nordovest, per il 22% nel Centro Italia e per il 18% nel Sud. La maggior parte (il 26%) ha tra i 35 e i 44 anni. Il 5% è di etá compresa tra i 18 e i 24 anni, il 18% tra i 25 e i 34 anni, il 19% tra i 45 e i 54, il 18% tra i 55 e i 64, mentre gli ultrasessantacinquenni sono il 14%.
Grazie a 35milioni di euro di investimenti pubblicitari, la banca, secondo una rilevazione Eurisko, ha raggiunto una notorietà del marchio del 65%.
Nessun commento:
Posta un commento