Forse non sai che il mese di gennaio è storicamente il mese con maggiori chiusure e aperture di nuovi conti correnti.
La motivazione probabilmente è un po’ psicologica (“nuovo anno nuova vita”) e un po’ tecnica (rinvio di operazioni pensate sotto le feste).
Una recente indagine di Altroconsumo evidenzia come nell’ultimo decennio oltre la metà dei correntisti sia rimasta legata alla stessa banca. In particolare ben il 25% non ha nemmeno pensato di cambiar banca ed il 30% ci ha pensato ma poi non ha fatto nulla.
Di seguito i motivi indicati da chi non ha cambiato e da chi lo ha fatto:
Sostanzialmente i motivi di chi è restato legato alla vecchia banca si possono riassumere in:
Come per tutte le cose della vita, non si può pensare che altri si muovano per noi, figurarsi la banca. La prima mossa da fare è capire indicativamente quando si paga all’anno. Non basta considerare il canone annuo, spesso ci sono spese meno evidenti oltre al costo di operazioni quali bonifici, RID etc. Sull’estratto conto di fine anno troverai l’ISC (indicatore sintetico di costo) del tuo conto corrente, con riportate tutte le spese annuali.
Ricorda che la chiusura del conto non comporta spese di estinzione. Puoi inoltre trasferire gratuitamente l’intero dossier titoli sulla nuova banca (il trasferimento manterrà i prezzi di carico e le eventuali minusvalenze). Chiedi alla nuova banca come fare.
Non ci sono costi quindi ma i risparmi possono essere alti, come vedremo in un prossimo articolo dove riprenderò una ricerca pubblicata sul Corriere Economia.
Anche perché oggi per fortuna la concorrenza c’è, ci sono vari conti a zero spese, specie online: Fineco, Conto Corrente Arancio (senza bollo), IwBank; ma non solo: YouBanking (senza bollo e una volta sottoscritto, puoi operare anche in filiale).
Pubblicherò una serie di articoli sul tema, in particolare su procedure di chiusura e apertura conto, e sul trasferimento dei titoli.
Per ora, se hai da tempo rimandato l’idea di cambiare, ti invito ad iniziare a vedere la concorrenza: confronto conti correnti. Il primo passo infatti è l’apertura del nuovo conto. Un buon modo per iniziare un 2013 che sarà ancora difficile per gli italiani. Perché quindi “regalare” soldi alle banche?
La motivazione probabilmente è un po’ psicologica (“nuovo anno nuova vita”) e un po’ tecnica (rinvio di operazioni pensate sotto le feste).
Una recente indagine di Altroconsumo evidenzia come nell’ultimo decennio oltre la metà dei correntisti sia rimasta legata alla stessa banca. In particolare ben il 25% non ha nemmeno pensato di cambiar banca ed il 30% ci ha pensato ma poi non ha fatto nulla.
Di seguito i motivi indicati da chi non ha cambiato e da chi lo ha fatto:
Sostanzialmente i motivi di chi è restato legato alla vecchia banca si possono riassumere in:
- pigrizia: non ci si informa delle condizioni della concorrenza, anzi probabilmente non si conoscono nemmeno esattamente le spese annuali del proprio conto. Spesso vale il vecchio adagio: “sono tutte uguali”, in realtà una scusa per autoconvincersi che è inutile cercare. Perché nella realtà , per fortuna, oggi ci sono differenze notevoli;
- paura: si pensa che il cambiamento comporti problemi, costi e perdite di tempo.
Come per tutte le cose della vita, non si può pensare che altri si muovano per noi, figurarsi la banca. La prima mossa da fare è capire indicativamente quando si paga all’anno. Non basta considerare il canone annuo, spesso ci sono spese meno evidenti oltre al costo di operazioni quali bonifici, RID etc. Sull’estratto conto di fine anno troverai l’ISC (indicatore sintetico di costo) del tuo conto corrente, con riportate tutte le spese annuali.
Ricorda che la chiusura del conto non comporta spese di estinzione. Puoi inoltre trasferire gratuitamente l’intero dossier titoli sulla nuova banca (il trasferimento manterrà i prezzi di carico e le eventuali minusvalenze). Chiedi alla nuova banca come fare.
Non ci sono costi quindi ma i risparmi possono essere alti, come vedremo in un prossimo articolo dove riprenderò una ricerca pubblicata sul Corriere Economia.
Anche perché oggi per fortuna la concorrenza c’è, ci sono vari conti a zero spese, specie online: Fineco, Conto Corrente Arancio (senza bollo), IwBank; ma non solo: YouBanking (senza bollo e una volta sottoscritto, puoi operare anche in filiale).
Pubblicherò una serie di articoli sul tema, in particolare su procedure di chiusura e apertura conto, e sul trasferimento dei titoli.
Per ora, se hai da tempo rimandato l’idea di cambiare, ti invito ad iniziare a vedere la concorrenza: confronto conti correnti. Il primo passo infatti è l’apertura del nuovo conto. Un buon modo per iniziare un 2013 che sarà ancora difficile per gli italiani. Perché quindi “regalare” soldi alle banche?
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