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12/11/17

Nuovo Btp Italia novembre 2017 - 2023

Torna il BTp Italia, il titolo di Stato indicizzato all’inflazione italiana. Da lunedì 13 novembre al 15 novembre 2017 sarà possibile per i piccoli risparmiatori sottoscrivere, presso banche e Poste (anche online) la nuova emissione.

btp italia novembre 2017


Caratteristiche

Nessuna eclatante novità per la nuova edizione del Btp Italia. Il titolo avrà scadenza a 6 anni, dal 20 novembre 2017 al 20 novembre 2023, e avrà un tasso cedolare (reale) annuo minimo garantito pari a 0,25%. Il tasso cedolare (reale) annuo definitivo sarà comunicato al termine del collocamento.

Inoltre, come di consueto, riconosce un premio fedeltà (il 4 per mille del valore nominale acquistato) ai soli risparmiatori individuali che lo hanno messo in portafoglio al momento dell'emissione e lo hanno detenuto fino a scadenza.


Convenienza il nuovo Btp Italia?


Conviene investirci? Una risposta andrebbe data sempre analizzando la situazione complessiva del portafoglio finanziario.

Il tasso minimo reale dello 0,25% annunciato venerdì scorso è in linea con le attese, forse anche un poco più alto. Non c'è dubbio che è un tasso basso, ma questi sono gli attuali tassi di mercato. 

Si evidenzia il paradosso dell'imposta di bollo, un importo fisso che con questi tassi porta i rendimenti a zero. Nel caso specifico, per esempio, la cedola reale dello 0,25% si riduce ad un magro 0,019% netto considerando il bollo dello 0,2% e la ritenuta fiscale del 12,5%. In pratica oltre il 90% se ne va in tasse.

Certo, occorre poi considerare la componente inflazione, non valutabile a priori. Ed è questo l'elemento che può spingere a investire nel nuovo Btp Italia se si ritiene ci sarà un futuro rialzo dell'inflazione. Ripresa economica e crescita dei prezzi del petrolio potrebbero portare in questa direzione, ma al momento non è facile fare previsioni.

Il BTp ordinario con scadenza più vicina rende lo 0,73%, quindi basterà un'inflazione dello 0,5% per rendere preferibile il Btp Italia. Questo se si confronta il nuvo titolo con il Btp, senza valutare le alternative.
 
In linea generale non ritengo sia opportuno investire sui Btp italiani ora. Il rapporto rischio/rendimento non è esaltante: rendimenti bassi (se non negativi) e alti rischi, in particolare considerando le prossime scadenze elettorali e un possibile futuro rialzo dei tassi man mano si affievolirà il QE della Banca Centrale Europea.
I Btp Italia rimangono la migliore opzione all'interno dei titoli di Stato, anche se, le incertezze sottostanti e i bassi rendimenti, mi portano in generale a preferire (per chi vuole rimanere in ambienti più tranquilli) prodotti di liquidità come i conti deposito o la polizza Genertel (che, dato ufficioso, dovrebbe rendere ancora un buon 2% lordo il prossimo anno (ritenuta fiscale di circa il 19%)  per chi la sottoscrive entro il 31 dicembre. Non appena saranno ufficializzati i dati definitivi sul rendimento 2017, pubblicherò un breve articolo.


Per chi ha già i Btp Italia


Questa nuova emissione coincide con la scadenza del BTP Italia emesso nel novembre del 2013, con durata di soli quattro anni, che ebbe un ampio successo: fu collocato per 22,2 miliardi di euro. Molti investitori quindi si troveranno nuova liquidità ed è facile che, almeno in parte, reinvestano nel nuovo collocamento. Consiglio comunque di valutare una suddivisione della somma tra il nuovo Btp Italia e gli strumenti di liquidità di cui sopra.

Da notare che, probabilmente proprio per rendere un po' più appetibile questa nuova emissione a fronte del maxi rimborso del primo collocamento, il rendimento del titolo è superiore agli attuali Btp Italia sul mercato. Chi ha quindi in portafoglio questi titoli, potrebbe valutarne la vendita per acquistare il nuovo.

In particolare, con le attuali quotazioni, l'operazione è favorevole per chi detiene i Btp Italia con scadenza aprile e ottobre 2020, che ormai quotando oltre i 105 hanno rendimenti negativi.
Con le scadenze del 2023 invece i margini sono molto più risicati per effettuare uno scambio, per cui meglio mantenere.
Ovviamente nello scambio va considerata la scadenza più lunga, quindi fatelo solo se questa rientra nel vostro orizzonte temporale.

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