Banca del Rispamio

Utili consigli per risparmiare in banca!

18/04/17

Truffa assegni circolari copiati

assegno circolare falso
Le compravendite online sui siti d'asta come ebay, subito.it etc. sono ormai frequenti, non stupisce quindi che abbiano attirato l'attenzione dei truffatori. Ho già avuto modo di parlarne in passato in merito ai bonifici dalla Costa d'Avorio, ai furti di identità, alle truffe con assegni falsi etc. Oggi, al fine di metterti in guardia, spiego il caso degli assegni circolari clonati.

Come funziona la truffa

La truffa si svolge in genere su vendite a distanza, solitamente su siti web specializzati in compravendita di prodotti di seconda mano, soprattutto auto o moto usate (quindi per importi non esigui).


Il venditore richiede l'assegno circolare come forma di pagamento e come garanzia (magari con la scusa che ha altri richiedenti e quindi vuole essere sicuro di bloccare la merce), chiede una fotocopia o una fotografia dello stesso.


Ricevuta la copia dell’assegno circolare, il venditore-truffatore né produce un clone e si presenta in qualsiasi banca per l’incasso. La banca accerta presso l’istituto emittente che il titolo sia coperto (e ovviamente lo è essendo l'assegno circolare effettivamente stato emesso) ed esegue l’operazione.

In attesa dell'incasso il truffatore prende tempo rinviando i tempi della consegna, per poi sparire del tutto una volta ottenuti i soldi. All'acquirente non resta che riportare l'assegno circolare in banca pensando di poterne ottenere il rimborso.Solo allora si accorgerà della truffa, ossia che l'assegno è già stato incassato.

Come proteggersi

L'assegno circolare non è facilmente clonabile, ma ci sono alcune bande specializzate in questa operazione che pongono in essere la truffa appena descritta. Occorre quindi evitare di inviare foto dello stesso o semplicemente comunicare i dati identificati dell'assegno. 

In caso di truffa fai poi immediata denuncia penale. Alcuni truffati hanno provato a reclamare con la propria banca per il pagamento di un assegno falso. Ma premesso che l'assegno è stato incassato presso un'altra banca, non è agevole dimostrare la colpa della banca che può rifugiarsi dietro il comportamento improprio del cliente (l'aver inviato copia dell'assegno ad uno sconosciuto). In alcuni casi la banca si è resa comunque disponibile, in via eccezionale (come dire che lo fanno non perché obbligati dal contratto ma per pura cortesia, al fine di evitare che diventi la norma), a rimborsare una quota dell'assegno.

Nessun commento:

Posta un commento