Banca del Rispamio

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02/01/12

Meno tasse sul conto deposito dal 2012

tasse-conto-depositoDal 1° gennaio 2012 entrano in vigore diverse norme che incidono sui nostri investimenti e che interessano soprattutto le tasse. Prima la manovra Tremonti e poi quella di Monti hanno modificato pesantemente la normativa fiscale in merito.

E’ evidente, viste le necessità di cassa dello Stato, che tali modifiche sono in genere in senso negativo per il risparmiatore. L’unico strumento che ne esce bene è il conto deposito.

Bollo sul conto deposito

Come già indicato, per ora i conti deposito sembrano essere l’unico strumento di investimento o di risparmio su cui non si paga alcun bollo. Attualmente rimane per questi in vigore il vecchio bollo che viene direttamente pagato dalle banche.

Tasse sugli interessi del deposito

La manovra di Tremonti aveva uniformato la tassazione delle rendite finanziarie al 20% con entrata in vigore dal 2012. Per i conti deposito questo si traduce in una riduzione dell’imposta che fino a due giorni fa era al 27%. Sul punto occorre evidenziare una modifica dell’ultimo minuto da parte del Governo Monti.
La legge iniziale stabiliva che per i conti deposito vincolati, al fine di  stabilire a quale aliquota assoggettare gli interessi,  si faceva riferimento alla data di esigibilità degli interessi stessi. Ciò si traduceva nel fatto che in caso di conto deposito con pagamento degli interessi posticipati e scadenza nel 2012, questi sarebbero stati assoggettati tutti alla ritenuta del 20%, anche se in parte maturati nel 2011.

L’ultimo decreto del Governo Monti (cosiddetto Milleproroghe)  invece ha precisato che “l'applicazione della ritenuta del 20%, disposta con la manovra di agosto, trova applicazione ai soli interessi che derivano dai conti correnti, depositi bancari e postali, compresi i certificati di deposito maturati dal 1° gennaio 2012. La tassazione resterà così più elevata al 27% per tutti gli interessi maturati fino al 31 dicembre 2011, indipendentemente dal momento in cui gli stessi diventano esigibili”.

Traducendo con un esempio: supponiamo di aver sottoscritto il 1° ottobre un deposito vincolato di un anno con interessi posticipati al 4% versando 10.000 euro, percependo quindi a scadenza interessi lordi pari a 400 euro. Tali interessi saranno tassati:
  • per il primo trimestre (fino al 31 dicembre 2011) al 27%: 100 euro – 27% = 73
  • per il restante periodo al 20%: 300 euro – 20% = 240
In totale quindi si riscuoterà un netto di 313 euro contro i 320 euro previsti dalla manovra Tremonti.

Di converso dovrebbero guadagnare coloro che hanno depositi vincolati con tassi anticipati che prima erano soggetti per intero al 27% ed ora lo saranno solo per la quota parte relativa al 2011. Sono pochi però i depositi a pagare anticipatamente, tra questi Che Banca che già di sua iniziativa aveva abbuonato la maggiore tassazione, e Rendimax che però da tempo ha introdotto un Rendimax con interessi posticipati e maggiorati (recentemente aumentati al 4,6% per vincolo annuo).

Per chi apre un conto deposito oggi (o effettua il vincolo oggi) non ci sono comunque problemi visto che d’ora in poi la tassazione degli interessi sarà al 20%.

Alla luce di queste modifiche, ma soprattutto delle tasse che colpiranno gli altri prodotti, il 2012 si annuncia come un anno di boom per il conto deposito.

1 commento:

  1. mi è scaduto un PCT di Che Banca il 1 gennaio 2012 ed ho pagato gli interessi con la vecchia tassazione, tutto a ciò a conferma di quanto detto sopra. Ho pagato pochi centesimi in meno per effetto dell'unico giorno del 1 gennaio tassato al 20%. I conti tornano.
    Ciao

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