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24/08/10

Truffa della Costa d’Avorio con assegni

Truffa-assegni-costa-davorio In un precedente post ti ho parlato della cosiddetta truffa dei bonifici dalla Costa d’Avorio. L’articolo mi fu suggerito da un commento sul post dei bonifici  per l’estero, ma al tempo non avevo proprio idea di quale fosse l’entità di tale truffa.

Dal numero di commenti ricevuti (oltre 300) ho capito invece che la truffa è molto estesa e sono contento che molti l’abbiano evitata proprio grazie a quell’articolo.
La truffa in questione ha una variante: a volte non viene promesso l’invio di un bonifico ma viene inviato il pagamento tramite assegno.

Come funziona la truffa con assegno?

Anzitutto ricordo che la truffa consiste nel fatto che, dopo aver inserito una proposta di vendita su un sito online (come subito.it) si riceve un’offerta di acquisto.
L’acquirente si dichiara ben disponibile a pagare quanto richiesto senza farsi particolari problemi sul bene acquisito (bene di un certo valore come auto, barche etc).

Nella truffa ordinaria l’acquirente desidera effettuare il pagamento tramite bonifico, peccato che trovandosi in Costa d’Avorio (a volte Nigeria) occorre che il beneficiario sblocchi il bonifico tramite il pagamento di una fantomatica e inesistente tassa UEMOA.
Il pagamento di questa tassa è richiesto tramite money transfer come Western Union (mezzo di pagamento anonimo e non tracciabile): una volta effettuato il pagamento della tassa ovviamente il truffatore sparisce insieme al bonifico.

La variante che ti descrivo prevede come detto che il pagamento del bene acquisito non sia effettuato tramite bonifico bensì con assegno.
In genere si tratta di un assegno falso e contraffatto e comunque non coperto. I truffatori in questo caso cercano di sfruttare il gap temporale fra l’incasso dell’assegno e la sua reale disponibilità.

Devi infatti sapere che le banche sono tenute a rendere disponibili i soldi di un assegno presentato per l’incasso entro determinati giorni (massimo 6 in Italia). Ma i tempi per conoscere il reale esito dell’assegno sono in genere più lunghi soprattutto in caso di banche estere, per di più africane. Tra il periodo in cui la somma viene resa disponibile sul conto del beneficiario e il periodo in cui si accerta che l’assegno è in realtà falso o non coperto, i truffatori possono agire.

In alcuni casi la truffa è più sofisticata: gli assegni sono falsificati utilizzando le corrette informazioni bancarie (rubate in precedenti truffe, magari proprio la variante con bonifico). In tali situazioni l’assegno può addirittura venire effettivamente incassato se sul conto indicato sono disponibili i soldi, ma successivamente quando il malcapitato proprietario del conto accerterà l’improprio addebito si procederà allo storno dell’assegno.
In tutti i casi la banca stornerà l’assegno dal conto del truffato, facendogli (beffa che si aggiunge al danno) pagare anche le spese.

Il finale 

Come detto l’imbroglione ha tempo di portar a termine la truffa fra il periodo in cui la banca ha reso disponibile l’assegno e il momento in cui si accerta che è scoperto e/o falso. In questo periodo infatti sarai convinto di aver ricevuto il pagamento.

Puoi pensare che il truffatore ne approfitti per acquisire il bene senza pagare. In realtà la truffa non mira in genere all’oggetto posto in vendita.

Come nello schema classico già visto con il bonifico dalla Costa d’Avorio, l’assegno inviato avrà un importo superiore al pagamento del bene. Tale maggior importo è giustificato sempre dal pagamento dell’imposta UEMOA.
Il truffatore quindi chiederà alla vittima di ritornagli, tramite money transfer, l’importo anticipato per pagare questa tassa.

Un’altra variante prevede che improvvisamente l’acquirente, giustificandosi con svariati motivi (perdita del lavoro, morte di un parente stretto etc) comunichi di non volere più il bene acquisito e  di aver bisogno dei soldi anticipati. Generosamente non vuole tutto, per il disturbo arrecato il truffato potrà trattenere una bella quota e restituire il resto sempre tramite money transfer.

Ho scoperto che questo tipo di truffe sono molto diffuse a livello internazionale. Rientrano in un ambito di truffe via mail più ampio, definite in America “Advance fee scam”. Vi sono diverse tipologie di truffe, la più famosa è la cosiddetta truffa nigeriana. Ne scriverò più approfonditamente in seguito.

Per fortuna dovrebbero diventare più difficili questo tipo di truffe in Italia. Sono infatti entrate in vigore dal 15 giugno 2010 le nuove norme sull’antiriciclaggio che prevendono un limite di 5.000 euro al trasferimento di fondi in contanti. Il limite si applica anche in caso di pagamenti tramite money transfer.

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